REDAZIONE PRATO

Muore nello scontro con lo scuolabus. Beatrice sognava di fare l’estetista

Aveva venti anni. Spesso aiutava la sorella al centro Crystal di Poggio a Caiano (Prato)

I rilievi dell’incidente in via Livornese a Lastra a Signa (Foto Germogli)

Poggio a Caiano (Prato), 8 maggio 2018 -  IL SUO sogno era di lavorare con la sorella maggiore nel centro estetico a Crystal a Poggetto dove spesso andava a dare un mano. Un sogno che si è infranto ieri mattina, di fronte a un destino crudele. L’impatto con un’auto, poi lo scontro con uno scuolabus che accompagnava i bambini all’asilo. Si è spenta così Beatrice Morandi, Bibi per gli amici, classe 1998, un sorriso travolgente e i mille sogni di una ragazza di 20 anni. L’incidente è avvenuto a Lastra a Signa, fra Porto di Mezzo e Ponte a Signa, poco lontano dal luogo in cui la ragazza viveva con i familiari. Beatrice, uscita di casa pochi minuti dopo le 8 per andare al corso da estetista che frequentava da qualche tempo, viaggiava in sella al suo scooter su via Livornese, la principale arteria della zona, trafficatissima nelle prime ore del mattino. Mentre procedeva in direzione Firenze, per motivi che restano da chiarire, lo scontro con un’auto che arrivava in direzione opposta e che pare stesse svoltando per entrare in via Caruso, una piccola strada laterale che sale verso le colline. A causa dell’urto, la ragazza è finita con lo scooter, contro uno scuolabus che arrivava in direzione opposta, carico di bambini diretti all’asilo.

L’impatto terribile non ha lasciato scampo a Beatrice anche se, in un primo momento, le manovre di rianimazione effettuate dal medico e dai volontari della Misericordia di Lastra a Signa avevano riacceso qualche speranza. L’ambulanza è così partita in direzione dell’ospedale, ma per la ragazza non c’è stato nulla da fare. I familiari, accorsi nel frattempo a Careggi, non hanno potuto fare altro che piangere la tragica perdita. Intanto, a Lastra a Signa, anche il conducente dello scuolabus e l’accompagnatrice dei bambini hanno accusato un lieve malore. Entrambi sono stati a loro volta soccorsi dalla Pubblica assistenza di Signa. I volontari delle varie associazioni hanno poi aiutato i piccoli sullo scuolabus, alcuni sotto shock per l’accaduto, anche se illesi. Alcuni sono stati recuperati direttamente dai genitori e riportati a casa. Altri hanno poi proseguito il viaggio su un diverso pulmino messo a disposizione dal Comune e sono arrivati all’asilo.

Bibi, come la chiamavano gli amici, si era diplomata all’istituto alberghiero Saffi di Firenze. Poi aveva deciso di aiutare la sorella Benedetta nel centro estetico a Poggio a Caiano dove sognava di poter lavorare una volta preso il diploma. Da qui l’idea di iscriversi a un corso per estetista. Lì sarebbe dovuta andare ieri mattina, come ogni giorno, se la sua vita non fosse tragicamente finita in quel maledetto incidente.

Lisa Ciardi