
Bando gestione palestre Il Cgfs fa un passo di lato
Il Centro Giovanile di Formazione Sportiva non ha partecipato ai bandi di Comune e Provincia per prendere in gestione le palestre pubbliche. A darne l’annuncio è stato il presidente del Cgfs, Gabriele Grifasi, durante una seduta della commissione Sport del Comune. Una novità assoluta per il territorio pratese, visto che negli anni il Cgfs era arrivato a gestire oltre 20 palestre cittadine. Poi la decisione di ridurre l’impegno sotto la gestione Grifasi, fino ad arrivare a una decina di palestre in gestione l’anno scorso. Ora invece il Centro Giovanile non ha partecipato al bando. L’idea di fondo è quella di aprirsi all’associazionismo sportivo cittadino. Negli anni infatti era cresciuta la richiesta da parte delle società sportive di potere prendere in gestione le palestre comunali e provinciali. Certo, oneri e onori: quindi pulizia, custodia e apertura e chiusura, ma anche gli incassi derivanti dall’affitto degli spazi. Di fronte a una simile richiesta del territorio, il Cgfs ha deciso di fare un passo di lato.
"Il Cgfs non gestirà alcuna palestra comunale – spiega Grifasi -, ma c’è da fare una precisazione fondamentale. Qualora un bando per uno spazio specifico andasse deserto, allora noi ci renderemo subito disponibili per prenderlo in gestione. A Prato nessuna palestra resterà chiusa. Il Cgfs c’è sempre stato e ci sarà sempre per lo sport cittadino. Riteniamo però giusto che altre società meno strutturate e con minori possibilità di competere sul mercato rispetto alle nostre abbiano l’opportunità di prendere in gestione una palestra". La scelta è stata condivisa dall’amministrazione comunale. "Il Centro Giovanile ha un ruolo sussidiario ai bisogni della città – spiega il vicesindaco Simone Faggi –, intervenendo a colmare i gap presenti. Qualora non ci fosse una disciplina così forte o una società senza la capacità di gestire da sola gli spazi, allora interverrà il Cgfs. Ora però fa un passo di lato e favorisce il protagonismo di altre realtà sportive, con le quali il Centro Giovanile vuole collaborare. D’altronde il Cgfs deve essere vissuto come un’opportunità da tutta la città".
L’altra novità in casa Centro Giovanile riguarda la riforma dello sport, che va a cambiare la normativa in merito al lavoro sportivo. Il Cgfs, per venire incontro ai collaboratori, ha deciso di non costringerli ad aprire partita Iva, ma di trasformare le collaborazioni in co.co.co. Una manovra che peserà per circa 70.000 euro sulle casse del Centro. "Andiamo nella direzione del rispetto della normativa – precisa Grifasi –, e soprattutto centriamo l’obiettivo di non penalizzare con costi aggiuntivi i nostri collaboratori". Anche in questo caso l’iniziativa trova l’appoggio del Comune. "Si tratta di un intervento di equità contrattuale – conclude Faggi –, che ha un particolare occhio di riguardo verso chi ancora non ha una struttura professionale consolidata all’interno del mondo dello sport".
re. po.