REDAZIONE PRATO

Azienda di nuovo sott'acqua, imprenditore fa causa al Comune

Il titolare della Wally cosmetici con sede a Montemurlo: "Ci sentiamo presi in giro. Gravissimi danni"

L'interno della Wally cosmetici

Prato, 10 giugno 2015 - "Saremo costretti ad andarcene da Montemurlo. A parlare, con una lunga lettera piena di amarezza è Rolando Romano, titolare della "Wally cosmetici", una delle maggiori ditte di Montemurlo con sede in via della Robbia. A scatenare la rabbia dell'imprenditore è stato l'ennesimo allagamento subito dalla ditta che anche con le piogge di oggi pomeriggio (mercoledì 10 giugno) è finita nuovamente sott'acqua con gravissimi danni economici. E' tanta la rabbia del titolare dell'azienda di Bagnolo che ripercorre quanto accaduto negli ultimi anni e se la prende col Comune per essere rimasto immobile: "Il 29 luglio 2014 abbiamo subito una grave alluvione con circa 40 cm di acqua a seguito di una esigua precipitazione d'acqua. Il livello dell'acqua è aumentato ulteriormente nonostante la fine di quello che si può definire un semplice temporale estivo - si legge nella lettera - In quella occasione abbiamo mandato con raccomandate al sindaco Lorenzini, alla Provincia, alla Protezione Civile e a Publiacqua. Avevamo segnalato la gravità del fenomeno sia per questioni economiche (danni materiali subiti) che di compatibilità con la nostra produzione nella prospettiva di ottenere certificazioni che ci rendano competitivi sul mercato. A tal proposito si è reso vano un progetto per l'ottenimento degli standard richiesti che ci è costato tempo e denaro".

L'azienda leader nella produzione di prodotti cosmetici da tempo ha chiesto al Comune in un intervento celere che però non si è mai concretizzato. "Lo stesso fenomeno si è ripetuto il 20 settembre 2014. Anche in questo caso l'interessamento è stato inesistente o irrilevante - continua Romano - Le promesse del vicesindaco Calamai ono state vaghe e non rispondenti alla verità. Ci è stato detto che era stata fatta la manutenzione alle fogne, ma non è risultato essere vero. Abbiamo dovuto tamponare le aperture per paura con sacchi di sabbia che da quel giorno vengono posizionati alla chiusure del turno di lavoro davanti alle aperture. Nel frattempo il Comune di Montemurlo ci illude di aprire una richiesta di risarcimento danni, veniamo contattati dal perito dell'assicurazione che esegue sopralluogo e constatata la gravità del danno. Nonostante questo ad aprile ci comunicano dall'assicurazione un nulla di fatto. A questo punto ci siamo sentiti presi in giro in quanto il Comune per 9 mesi ci ha illuso di poter avere un risarcimento. Ci sembra strano che da parte di una amministrazione pubblica non ci si sia presa la briga di verificare la copertura prima di far perdere tempo e illudere le ditte inutilmente. Lo stesso fenomeno si è verificato in novembre, il 15 maggio e oggi 10 giugno. Siamo sempre stati alluvionati gravemente con danni anche ai mezzi dei dipendenti. In questo momento stiamo assistendo a una pantomima ridicola. Tra sei giorni c'è da pagare l'Imu e Tasi. Vi sembra giusto? Avvieremo una causa contro il Comune e Publiacqua oltre ad essere costretti a trovare un nuovo magazzino e andarcene da Montemurlo".