
Mensa scolastica (foto d’archivio)
A Vaiano è partita una raccolta firme per chiedere che vengano rivisti gli aumenti su mensa, prescuola e trasporto scolastico annunciati per settembre, dentro una rimodulazione delle tariffe messa a punto dall’amministrazione comunale e comunicata in una riunione a fine maggio. "Siamo un gruppo di mamme – spiegano le famiglie che si sono riunite in una chat di Whatsapp che conta 140 membri - che hanno messo insieme il coraggio per dimostrare all’amministrazione comunale che la loro "imposizione" sulle nuove tariffe relative ai servizi essenziali, comporta una redistribuzione sulle fasce di reddito medio-basse che porta importanti aumenti su base annua per molte, troppe famiglie". Le famiglie interessate sostengono che l’aumento arriva fino al 48% e che partirà col prossimo anno scolastico, coinvolgendo diverse centinaia di famiglie con figli dall’asilo alle medie. Il gruppo fornisce alcuni esempi. "Una famiglia con Isee tra 18mila e 22mila euro con, 2 figli iscritti alla primaria con servizio pre-scuola ha un aumento annuale di 350 euro, una famiglia con Isee tra 25mila 30mila euro invece avrà un aumento di 440 euro". Alla base della contestazione, il parametro dell’Isee. Le famiglie nella lettera che stanno firmando chiedono "l’applicazione di un correttivo di costi graduale ed omogeneo uguale per tutti (sulla falsa riga di quello applicato nell’ anno 2022 di 0,22 euro) e la riduzione sui servizi per famiglie con più figli". Chi colpiscono gli aumenti? – continuano le mamme – Le fasce Isee medio/ alte dove, a parte qualche famiglia benestante, ci sono le famiglie oneste che pagano le tasse e dichiarano i propri redditi. Chi beneficia di questo sistema? Le fasce basse, dove a parte qualche situazione di povertà, ci sono tutti i furbetti che lavorano in nero e dichiarano poco e niente". La puntualizzazione del Comune arriva immediata. "Riteniamo doveroso precisare che l’iniziativa parte da un presupposto errato e si fonda su un’informazione parziale e fuorviante. Non vi è infatti un aumento generalizzato delle tariffe, come sostengono gli organizzatori della raccolta firme, bensì – sottolinea l’amministrazione comunale – una rimodulazione equa e progressiva del sistema di compartecipazione al costo del servizio, compartecipazione che è prevista dalla normativa e che è obbligatoriamente, sempre per norma, basata su indicatori Isee". "Abbiamo voluto correggere una situazione che riteniamo iniqua: fino ad oggi una fascia Isee molto ampia – a partire da 15.000 euro – sosteneva la stessa tariffa massima, senza alcuna distinzione tra fasce medio basse e fasce alte. Abbiamo introdotto fasce Isee più articolate e dettagliate, in modo da garantire una maggiore proporzionalità e progressività". Il Comune spiega che il costo del pasto diminuisce per le fasce Isee più basse, rimane invariato per le fasce intermedie e "solo per indicatori patrimoniali più alti viene chiesto un contributo maggiore, secondo criteri di equità e redistribuzione".
cl. iozz.