REDAZIONE PRATO

Associazioni in crisi. Sedi allagate, servizi ko e tanti mezzi fuori uso: "Quadro drammatico"

Pubblica Assistenza, Misericordia e Croce d’Oro hanno subito danni. Ma c’è anche un sorriso: "Spesa pagata ai volontari per ringraziarli".

Due ambulanze e dieci mezzi sociali fuori uso per la Pubblica Assistenza, almeno tre sedi allagate fra Prato e vallata per la Misericordia, la sezione di Montemurlo sott’acqua per la Croce d’Oro. E’ il bilancio dei danni subìti dalle associazioni di volontariato del territorio a seguito dell’alluvione che ha colpito la nostra provincia. Al momento (anche se la conta dei danni della Misericordia è ancora in corso) l’associazione più colpita sembra la Pubblica Assistenza, che si ritrova con le sezioni di Figline e Oste gravemente danneggiate da acqua e fango. Sono andati persi arredi, computer e strumentazioni di vario genere. A Figline in particolare ad oggi non è possibile effettuare neppure i prelievi ematici. Nei locali di via Dino Campana sarà necessario sostituire infissi e pavimentazioni. Senza contare il fatto che due ambulanze sono fuori uso e dieci mezzi sociali sono inutilizzabili.

"Fin dalla notte del disastro siamo in allerta come Pubblica Assistenza – spiega il presidente Piero Benedetti –. Abbiamo quindici squadre e decine di volontari impegnati su molteplici fronti. Alcuni nostri addetti non hanno dormito per due o tre notti consecutive, svolgendo turni infiniti pur di aiutare le famiglie in difficoltà. Raccolgo volentieri l’appello all’unità di intenti arrivato da parte del sindaco Matteo Biffoni e del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, ma senza mezzi non so come faremo. Le nostre forze si sono notevolmente ridotte". Come spiegato dalla stessa associazione di via San Jacopo, il quadro dei danni non è ancora definitivo e "fare una stima è complicato. Quello che sicuramente possiamo dire – continua il presidente Benedetti – è che la situazione è drammatica. Speriamo pertanto nell’aiuto di tutti perché da parte nostra possiamo rimettere in strada i mezzi necessari agli interventi rivolti al supporto e al soccorso della cittadinanza".

In questo momento difficile ci sono anche storie commoventi. "Desidero ringraziare un anonimo benefattore – dice ancora Benedetti – I nostri volontari del gruppo di protezione civile si erano recati in un supermercato vicino alla nostra sezione di via Dino Campana per comprare alcuni beni di prima necessità per i volontari impegnati a spalare il fango. Arrivati alla cassa un uomo dietro di loro ha detto alla cassiera che intendeva pagare il conto della spesa dei volontari e così ha fatto, volendo rimanere nell’anonimato. Un gesto nobile: lo ringrazio a nome del nostro sodalizio e spero possa essere di ispirazione per quanti vorranno e potranno compiere azioni simili".

In corso la ricognizione dei danni anche da parte della Misericordia. Sicuramente tre sezioni sono andate sott’acqua: quella di Maliseti che ha subìto danni così come la vicina parrocchia, poi quella di Schignano e anche quella di Vaiano. Solo nei prossimi giorni ci sarà però un quadro definitivo dei danni che potrà dare bene la misura di quanto vissuto anche dall’associazione di via Galcianese.

Infine la Croce d’Oro. Qui i danni riguardano la sezione di Montemurlo, la cui sede è finita sott’acqua, così come buona parte del territorio comunale. I volontari hanno lavorato notte e giorno per ripristinare i locali, che torneranno da oggi pienamente agibili. In corso invece la valutazione sui danni ai mezzi sanitari e sociali utilizzati dall’associazione per fornire i servizi a supporto del territorio e del sistema sanitario regionale.