
Amerigo Giuseppucci
Prato, 7 giugno 2025 – Prato piange uno dei padri fondatori della Provincia e profondo conoscitore della città: Amerigo Giuseppucci. Aveva 94 anni.
Giuseppucci, appassionato lettore de La Nazione (quante volte ha scritto alla nostra redazione per commentare o suggerire notizie legate alla storia pratese), conosceva benissimo Prato per quanto fosse nato altrove, per la precisione a Roma (il 28 febbraio 1931). Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze, è stato giornalista pubblicista e direttore della storica rivista Progress dal 1976 al 1983.
Giuseppucci è stato una colonna della Cassa di risparmio e depositi di Prato: ne fu segretario generale dal 1970 al 1974 e poi direttore del Centro Studi dal 1975 al 1983. Ma la sua figura verrà ricordata soprattutto per essere stato uno dei componenti della commissione per la costituzione della Provincia di Prato. Nel 2024, durante la Festa della Repubblica, in piazza delle Carceri gli fu consegnato l’attestato di onorificenza “Al merito della Repubblica Italiana”.
«Ho avuto il piacere di conoscere personalmente Amerigo e di apprezzare il suo profondo amore per la città di Prato e per la nostra provincia – dice Simone Calamai, attuale presidente della Provincia – Giuseppucci, attraverso i suoi continui studi e le sue analisi, ha saputo guardare alla realtà economica e sociale del nostro territorio con occhio critico ed attento, riuscendo a prevedere con largo anticipo fenomeni e tendenze che effettivamente si sono concretizzate. Ricordo che qualche tempo fa mi fece leggere un suo articolo, uscito sulla rivista Progress, alla fine degli anni Settanta che analizzava la realtà montemurlese, allora in pieno sviluppo, e ne prevedeva con lucidità le successive fasi di evoluzione di polo industriale d’eccellenza – dice Calamai – Un uomo colto, ha prodotto numerose pubblicazioni di valore, lungimirante, molto gentile ed appassionato, che ha amato fino all’ultimo quella Provincia che aveva contribuito a far nascere. Fino a qualche tempo fa era solito salire nel mio ufficio in palazzo Banci Buonamici e insieme scambiavamo riflessioni. Fino all'ultimo Amerigo ha continuato a studiare il territorio e a lavorare con immutata passione. Ci mancherà molto la sua tenacia, la sua accuratezza nelle analisi e negli studi. In questo momento di dolore mi stringo in segno di cordoglio ai figli e a tutta la famiglia Giuseppucci”.
Giuseppucci lascia i figli Luca e Lorenzo e tre nipoti. E’ esposto alla Misericordia di via Convenevole; il funerale sarà celebrato lunedì 9 giugno alle 10 nella chiesa della Resurrezione.