
Una discarica di rifiuti dopo l'alluvione
Prato, 16 gennaio 2024 – Un sistema rodato di smaltimento dei rifiuti speciali. Non per le vie legali con aziende specializzate, ma approfittando dell’emergenza alluvione di Prato. Le discariche e gli smaltimenti abusivi sono stati e sono tutt’ora, in cima alla lista dei problemi collaterali che l’ondata di maltempo ha riversato in città oltre alle tonnellate di fango e acqua, tanto che Alia, fin da subito, ha schierato in campo i 48 ispettori ambientali a caccia dei soliti furbetti. Tante le situazioni venute alla luce. Non solo cittadini che hanno approfittato delle discariche di rifiuti alluvionati in strada per disfarsi di vecchi mobili e svuotare le cantine in maniera del tutto illecita, ma una vera e propria organizzazione con padroncini carichi di rifiuti che arrivavano da fuori provincia e probabilmente oltre per smaltire scarti tessili. La segnalazione ai carabinieri è partita dagli ispettori di Alia, che si sono accorti, battendo il territorio in particolare quello di Montemurlo, che alcune cataste di rifiuti tessili non erano formate solo da scarti alluvionati che quindi potevano essere recuperati in via emergenziale senza passare da ditte specializzate e con costi a carico della ditta. Insieme ai rifiuti misti a fango anche scarti che ad una prima occhiata non sembrano essere stati colpiti dalla piena. Gli ispettori hanno effettuato una serie di verifiche e sono arrivati alla conclusione che si trattasse di scarti provenienti da altre aziende non del territorio. Da qui la segnalazione ai carabinieri che hanno scoperto un vero e proprio traffico riuscendo a fermare al casello dell’autostrada furgoni pieni di rifiuti tessili diretti in qualche strada della provincia pratese dove sarebbero stati gettati in barba ad ogni normativa.
“Vista l’eccezionalità dell’evento – spiega Simone Boschi, responsabile del settore Controllo e rendicontazione di Alia - abbiamo messo in campo 48 ispettori richiamandoli anche dai comuni a cui di solito sono assegnati. Oltre a un lavoro di informazione azienda per azienda, gli operatori hanno esaminato i cumuli di rifiuti. Di fronte a scarti di produzione chiaramente non alluvionati sono state contattate le forze dell’ordine che sono poi intervenute con controlli specifici e notizie di reato". Oltre agli sciacalli in trasferta, comportamenti scorretti anche da parte di imprenditori del territorio poi individuati, denunciati e sanzionati.