REDAZIONE PRATO

Alluvione di Prato, la procura chiede il rinvio a giudizio per amministratori e tecnici

I reati sono quelli di omicidio colposo e disastro colposo. La tragedia accadde nel novembre del 2023. Furono due le vittime, travolte dall’esondazione dei torrenti Bardena e Bagnolo. Una vicenda che ha profondamente segnato il territorio

La distruzione a Gamberame, nel comune di Vaiano. La provincia di Prato fu sconvolta dall'alluvione

La distruzione a Gamberame, nel comune di Vaiano. La provincia di Prato fu sconvolta dall'alluvione

Prato, 2 agosto 2025 – La procura di Prato ha fatto diverse richieste di rinvio a giudizio, a vario titolo, per i reati di omicidio colposo e disastro colposo a carico di amministratori pubblici e tecnici dei Comuni sull'alluvione del novembre 2023 che causò vittime allagamenti e danni ingenti. Il gup Marco Malerba ha fissato la prima udienza al 19 novembre. A firmare gli atti sono stati il procuratore capo Luca Tescaroli e i sostituti Valentina Cosci e Alessia La Placa che hanno chiesto il rinvio a giudizio anche dell’ex sindaco di Prato Matteo Biffoni e del sindaco di Montemurlo Simone Calamai. 

Il reato di disastro colposo è addebitato anche a Luca Della Longa che “all’epoca dei fatti – spiega la Procura – era direttore del IV Tronco di Autostrade per l’Italia, per aver omesso di adottare provvedimenti di restrizione o chiusura del traffico veicolare nel tratto dell’autostrada A11 adiacente al casello di Prato Est posto in corrispondenza del fiume Bisenzio con conseguente gravissimo pericolo per la pubblica incolumità, tra gli altri, degli utenti della strada, tra i quali di un cittadino cinese, che abordo dell’auto è precipitato nel vuoto finendo sommerso dalle acque del  Bisenzio e rimanendo aggrappato, fino all’arrivo dei soccorsi, alla vegetazione. I fatti oggetto delle imputazioni sono stati ricostruiti grazie all’apporto tecnico di un collegio di quattro consulenti esperti in materia idraulica, idrogeologica, geotecnica e di protezione civile, nonché all’efficace contributo investigativo dei Carabinieri del N.I.P.A.A.F., i quali hanno coadiuvato al Procura anche nelle fasi successive alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, notifica a seguito della quale, sulla scorta degli interrogatori e delle allegazioni difensive di alcuni indagati, la Procura ha compiuto ulteriori e doverosi accertamenti, gli esiti dei quali sono al vaglio dell’ufficio al fine di adottare ogni determinazione al riguardo”.

"Sinceramente non mi sento responsabile di quanto contestato dalla Procura: i latini affermavano ‘ad impossibilia nemo tenetur’… e io sono sicuro di aver fatto tutto il possibile sia prima che durante quelle tragiche giornate. Affronto il processo con serenità, ma anche non pizzico di dispiacere, questo è innegabile", ha dichiarato Biffoni.

L'alluvione nel Pratese provocò due vittime: Antonio Tumulo a Prato, travolto dal torrente Bardena mentre era in auto, e Alfio Ciolini, annegato in casa per l'esondazione del torrente Bagnolo nel comune di Montemurlo. Ingenti anche i danni, stimati in milioni e milioni di euro. Numerosi gli episodi drammatici. Due persone si salvarono in extremis dopo essere rimaste intrappolate nei veicoli finiti nel fiume Bisenzio.

"Apprendiamo con grande preoccupazione della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura per i tragici eventi dell'alluvione del novembre 2023. Si tratta di un momento particolarmente difficile e delicato per la nostra comunità politica", dichiara Marco Biagioni, segretario PD Prato. "Come Partito Democratico esprimiamo vicinanza agli amministratori coinvolti, certi che sapranno difendersi nelle sedi giudiziarie e dimostrare la correttezza del loro operato. Rispettiamo il lavoro della magistratura e confidiamo che la verità emerga in tempi ragionevoli. Quella tragica alluvione ha segnato profondamente la nostra città e il territorio pratese. Non possiamo dimenticare il dolore delle famiglie e delle imprese colpite e l'impegno di tutti coloro, dagli amministratori ai volontari, che si sono prodigati per affrontare l'emergenza. Siamo certi che la stella polare che ha guidato gli amministratori e ci guiderà in futuro sarà lavorare per mettere in sicurezza il territorio e prevenire che simili tragedie possano ripetersi".