
Una palestra per la ginnastica Foto d’archivio
Prato, 24 maggio 2025 – "Quarantacinque giorni di sospensione per aver "adoperato metodi di allenamento e comportamenti non consentiti nei confronti delle ginnaste minorenni a lei affidate". E’ la sanzione inflitta dal tribunale federale della Federazione Ginnastica d’Italia a Maria Marchukova, allenatrice dell’Arcobaleno finita nell’occhio del ciclone qualche mese fa sia per i metodi d’allenamento che per l’accusa di aver causato un infortunio ad un’ex-atleta. Il tribunale federale l’ha sanzionata per la prima delle due accuse, assolvendola invece nel secondo caso per mancanza di prove certe. Stando a quanto ricostruito, i genitori di un’ex-ginnasta avrebbero imputato un infortunio occorsole al metodo di allenamento dell’allenatrice, presentando un esposto alla federazione.
Nella nota del tribunale federale, veniva contestato all’Arcobaleno "l’aver consentito e comunque non aver impedito che la tecnica Maria Marchukova adoperasse metodi e comportamenti non consentiti in sede di allenamento delle ginnaste a lei affidate, delle quali molte minorenni, consistiti nell’urlare costantemente nei loro confronti durante gli allenamenti, utilizzando spesso frasi inappropriate, anche per intimorirle, nonché correggere le posture delle ginnaste in maniera violenta".
Nel documento si arrivava anche ad un singolo episodio contestato. "In data 7 ottobre 2024 afferrava i piedi della ginnasta (omissis) e, urlando le parole "non si tengono i piedi così, si tengono così" li sbatteva violentemente al muro, provocandole tumefazioni e frattura base del quinto metatarso del piede sinistro". Questa è la versione dei genitori accolta dal tribunale federale. Diversa è quella dell’Arcobaleno, con la società che aveva fatto sapere di aver patteggiato con la federazione per poter chiudere la storia e dare la possibilità alle giovani atlete e allo staff di continuare a lavorare senza pressioni. Ma il presidente Andrea Carmagnini e almeno 70 persone fra tesserati, ex-tesserati e genitori delle atlete si erano schierati a sostegno dell’allenatrice accusata. Quest’ultima, pur provata dalla vicenda, ha continuato ad allenare le atlete.
E proprio pochi giorni fa è arrivato il verdetto del tribunale Fgi: la sospensione (l’allenatrice potrebbe far ricorso) è arrivata per la metodologia di allenamento. "Pur nella consapevolezza che lo sport della ginnastica richiede grande impegno e disciplina, nell’atteggiamento da assumere un tecnico non può prescindere dalla giovanissima età degli atleti – hanno scritto i giudici, dopo aver ascoltato le testimonianze di atlete ed ex-atlete - il comportamento del tecnico deve necessariamente adattarsi al livello di maturità del ginnasta, non potendosi applicare il grado di severità ed il linguaggio emerso nelle deposizioni testimoniali nei confronti di bambine di 10 anni o poco più, affidate dai genitori alla cura del tecnico". Per quel che riguarda l’infortunio occorso alla giovanissima, Maria Marchukova è stata assolta dal tribunale federale perché "le testimonianze non consentono di individuare l’evento generatore e il relativo nesso causale e quindi l’imputabilità all’incolpata, potendosi essere verificato per un errato movimento della ginnasta nel corso dell’allenamento o per un infortunio occorso subito prima o subito dopo l’allenamento stesso".
L’Arcobaleno ha fatto sapere di aver preso atto della sentenza della federazione: "Il nostro intento è collaborare per continuare a svolgere il nostro operato sul territorio. È un momento delicato per le atlete agoniste seguite dall’allenatrice che si sono trovate senza guida a un mese dai nazionali".