
Un pezzo di storia di Carmignano il 24 giugno andrà all’asta. E’ la villa del Loretino a Comeana, un complesso che risale al 1500, all’epoca proprietà dei Mazzinghi (già proprietari anche delle Farnete) e poi passata attraverso varie famiglie fra Ottocento e Novecento (Pomi, Guarnieri, Luti...) fino alla società "Le Bonitas spa", dichiarata fallita nel 2019. La villa sarà venduta, dal Tribunale di Prato, ad un prezzo di partenza di 3 milioni e 200mila euro. Ci sarà un acquirente?
L’immobile, in via Calcianai, è in ottime condizioni, in quanto abitata. Si tratta di un edificio a pianta rettangolare con torretta emergente, di 14 vani, oltre a servizi igienici ed accessori, distribuiti su quattro piani.
Al primo piano ci sono quattro camere da letto, oltre al guardaroba, cinque disimpegni, quattro servizi igienici e locale lavanderia. Al piano secondosottotetto c’è un ufficio, un vano destinato a soggiornosala giochi, oltre a tre locali uso sottotetto e disimpegno vano scale e al piano seminterrato tre locali ad uso cantina. All’esterno ci sono la piscina, un grande parco e un’area adibita a parcheggio. Completano la proprietà: una depandance per civile abitazione su due livelli, di tre vani, servizio igienico e piccolo resede e altre tre unità immobiliari ad uso deposito; una serra in metallo-vetro, quattro appezzamenti di terreno contigui fra loro con superficie totale di 14.207 mq. La villa è di 912 mq. La villa, lo ricordiamo, è stata anche la casa paterna del pittore Amighetto Amighetti (1902-1930), di origini liguri ma poggese di adozione in quanto qui erano nati il padre e la madre. Amighetti, contemporaneo di Soffici, passava l’estate nella casa del Loretino.
Una villa ricchissima di storia che nel 1997 ha avuto la destinazione d’uso "direzionale" ma "è conformata come una civile abitazione e di fatto può essere facilmente utilizzata in tal senso". Ad oggi l’immobile è in affitto con contratto fino al settembre 2024, prorogabile per sei anni ma il conduttore si è impegnato al rilascio della villa, a richiesta della curatela. "L’auspicio – sottolinea l’assessore alla cultura di Carmignano Cristina Monni – è che questo patrimonio culturale, storico e artistico non vada disperso. Trasformarla in hotel significherebbe una rottura con la sua storia. Sarebbe bello se una famiglia facoltosa scegliesse di vivere a Comeana e dare nuovo splendore alla villa". A Carmignano, in passato, alcune personalità del mondo sportivo e della moda hanno investito su importanti proprietà e chissà che non possa accadere anche per il Loretino.
M. Serena Quercioli