SILVIA BINI
Cronaca

"Alla città serve una vera presa di coscienza"

Violenza contro operai in sciopero, la Chiesa di Prato invita la città a una presa di coscienza comunitaria. Dopo la...

Violenza contro operai in sciopero, la Chiesa di Prato invita la città a una presa di coscienza comunitaria. Dopo la condanna del vescovo di Pistoia Fausto Tardelli (Diocesi dove è inserito il comune di Montemurlo) anche la Diocesi pratese prende posizione. Oltre l’indignazione e la denuncia. Occorre avviare una nuova fase, affinché, con tutte le sue componenti, Prato prenda una posizione netta e unitaria contro lo sfruttamento degli operai. "La Chiesa pratese esprime sconcerto per l’ultimo episodio di violenza che ha coinvolto i lavoratori di una azienda a Montemurlo – afferma Fulvio Barni, direttore dell’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro –. Le voci di denuncia, di disapprovazione di questi gravissimi fatti sono opportune, ma rischiano di essere sterili. Senza una presa di coscienza comunitaria e una azione successiva, non è possibile avere un cambiamento positivo della situazione, che da tempo è diventata un problema di carattere nazionale". Nei mesi scorsi il vescovo di Prato Giovanni Nerbini – delegato dei vescovi toscani per le questioni sociali e del lavoro – aveva chiamato a raccolta le realtà, da questo invito sono scaturiti cinque incontri. "Abbiamo dato vita a una commissione, composta da chi ha gestito le serate di discussione, che ha redatto un documento contenente idee, riflessioni e proposte – spiega Fulvio Barni –. Nelle prossime settimane lo presenteremo, con la speranza di trovare piste concrete da seguire. Pensiamo possa essere uno strumento utile al cambiamento".