
Il commissario tecnico dell’Italrugby assoluto protagonista dell’incontro. I complimenti alla società dei Cavalieri per la tradizione e il nuovo impianto .
"I Cavalieri sono una squadra di grande tradizione, che negli anni hanno formato diversi giocatori per la Nazionale. Penso poi che il nostro sport abbia bisogno di impianti sportivi all’altezza, innanzitutto. Come questo campo sportivo sul quale i ragazzi si stanno allenando". Parola del commissario tecnico dell’Italrugby, Gonzalo Quesada, ospite ieri dei Cavalieri Union per l’inaugurazione del campo sportivo "Carlo Montano". Il tecnico argentino è arrivato insieme allo stato maggiore della Fir, poco prima delle 20. Ha incontrato il diesse dei Cavalieri Francesco Fusi, il vicepresidente Simone Marioni, il direttore tecnico Alberto Chiesa ed i giocatori di prima squadra e giovanili, oltre ai giovanissimi del Gispi. "Siamo onorati della visita del commissario tecnico – ha commentato Fusi – e siamo ancora più soddisfatti di averlo potuto accogliere soprattutto in un impianto sportivo, sul quale puntiamo e che vorremmo migliorare ulteriormente. La visita di Quesada ha preceduto il primo test match dei Cavalieri: proprio al Montano, alle 18,30 odierne, capitan Puglia e compagni sfideranno il Livorno. Il 28 settembre prossimo i Cavalieri giocheranno in trasferta con il Parma, per chiudere il ciclo di amichevoli il 5 ottobre in casa con Calvisano. A quel punto sarà ora di prepararsi al debutto nel campionato di Serie A2 2025/26: il primo turno vedrà i "tuttineri" impegnati in trasferta contro Civitavecchia (in una "classica" degli ultimi anni) il prossimo 19 ottobre, mentre il 26 ottobre successivo riceveranno l’UR Firenze nel derby che andrà in scena sempre al Montano (che, come fatto sapere dal club, ospiterà tutte le gare casalinghe al posto del Chersoni). Il rinnovato impianto di viale Galilei può contare su un manto in erba sintetica nuovo di zecca, per quanto i lavori abbiano richiesto diciannove mesi. E con una serie di lavori aggiuntivi sulle tribune in primis, oltre che con l’installazione di una tensostruttura come proposto dalla società, potrebbero aprirsi nuovi orizzonti. "Portare la Nazionale a Prato per un allenamento? Ai giocatori toscani farebbe senz’altro piacere – ha chiosato Quesada – di certo c’è che abbiamo bisogno del maggior numero di strutture efficienti sul territorio nazionale, così come ne ha bisogno il movimento. Vedremo".
Giovanni Fiorentino