REDAZIONE PRATO

Prato, Nencetti adesso è don Alessio. Il 25enne è diventato sacerdote

Sulle panche, in prima fila, i genitori Emanuela e Piero e la nonna Ivana. Domenica pomeriggio la sua prima messa in San Pio X

L'ordinazione sacerdotale di Alessio Nencetti con il vescovo Giovanni Nerbini e l'abate dom Bernardo Gianni

L'ordinazione sacerdotale di Alessio Nencetti con il vescovo Giovanni Nerbini e l'abate dom Bernardo Gianni

Prato, 10 maggio 2025 – “Un altro dono, prezioso ed unico, dal Padre che ha a cuore la sorte di tutti gli uomini e vuole che tutti lo conoscano ed arrivino a Lui per godere della sua amicizia”. Così il vescovo di Prato Giovanni Nerbini ha introdotto la messa di ordinazione sacerdotale di Alessio Nencetti.

Il giovane pratese di 25 anni che questa mattina è diventato prete, arrivando così al termine del proprio cammino di formazione al sacerdozio. La messa è stata celebrata nella cattedrale di Santo Stefano, a presiederla il vescovo Nerbini, presenti l’abate di San Miniato al Monte dom Bernardo Gianni, il clero diocesano e molti sacerdoti delle diocesi di Firenze e Pistoia. Ha inviato un messaggio di saluto il vescovo emerito Franco Agostinelli.

Dopo che il candidato al sacerdozio ha risposto «Eccomi!» alla chiamata dei rettori dei Seminari di Prato e Firenze, il vescovo Nerbini nell’omelia ha rivolto alcuni inviti al prete novello nell’esercizio del proprio ministero. «Carissimo Alessio, vigila costantemente per non ambire ed amare consenso e compenso negli altri – ha detto monsignor Nerbini – diffida dei tuoi eventuali successi pastorali che potrebbero indurti a confidare nelle tue capacità e nel tuo lavoro». Il Vescovo poi non ha nascosto che questo nuovo e importante impegno per la vita non sarà esente da difficoltà: «potrai incontrare anche dure opposizioni che ti faranno sentire fragile, vulnerabile, esposto. Non tentennare, non trarre conclusioni affrettate, non sentirti sbagliato, nel posto sbagliato. Rammenta invece Dio che ti ripete: La mia fedeltà ed il mio amore saranno con Lui». Monsignor Nerbini ha sottolineato come questo ministero inizi quando da poco papa Francesco ha concluso il suo: «Ci ha lasciato una eredità preziosa che non possiamo disattendere – ha detto -, potrai essere immagine di Gesù in mezzo alla gente se, come raccomandava sempre papa Francesco, saprai camminare con le persone soprattutto con gli ultimi, i sofferenti, i giovani, i lontani, non con le armi del giudizio, ma con la mano tesa della benevolenza».

Poi un pensiero a papa Leone, stamani invocato durante la consacrazione. «Non è un traguardo ma, un inizio – commenta visibilmente emozionato don Alessio Nencetti – non mi sento pronto, ma volenteroso di intraprendere questo cammino, e come diceva ieri papa Leone, l’impegno sarà quello di cercare solo Cristo e di annullare noi stessi».

Sulle panche, in prima fila, i genitori Emanuela e Piero con la nonna Ivana, all’origine del riavvicinamento di Alessio alla vita di fede e dunque alla sua vocazione sacerdotale. È grazie al suo invito ad accompagnarla alle messe celebrate in suffragio del nonno, se Alessio torna in chiesa dopo gli anni di allontanamento in età adolescenziale. Attraverso questa partecipazione vera, sentita, il giovane scopre di non poter fare a meno di celebrare l’Eucarestia e inizia con fiducia il proprio cammino in Seminario dopo l’esame di maturità. Il desiderio di dedicare la propria vita a Dio è poi condiviso con il parroco don Petre Tamas, guida della comunità di San Pio X a Prato. A simboleggiare questo accompagnamento spirituale, questa mattina in cattedrale è stato lui ad aiutare don Alessio a indossare le vesti sacerdotali per la prima volta.

Domenica 11 maggio alle 17,30 don Alessio Nencetti celebra la sua prima messa nella chiesa di San Pio X.