
Franca Santini, piccolissima ma già alle prese con apparecchi e fili elettrici, che simbolicamente esprimono la luce del progresso. Domani. il suo racconto alla Cgil
Nuovi appuntamenti per la storia partecipata della Scuola del Popolo della Camera del lavoro, a cura di Annalisa Marchi e della Fondazione Cdse. Il 2025 si apre con la storia della famiglia Santini raccontata da Franca Santini. L’appuntamento è domani alle 16.30 in Sala Fattori nella sede della Cgil di piazza Mercatale. "Storie di famiglia riflesse nella società del ‘900, i Santini elettricisti sul filo del progresso tecnico" è il titolo di un racconto che Franca Santini ripercorrerà per ricostruire insieme al pubblico la storia della sua famiglia, variamente e sorprendentemente intrecciata con l’epopea del progresso tecnico del Novecento. Si tratta di pagine di vita e di lavoro artigiano documentato da immagini, testi scritti e fonte orale.
I Santini elettricisti sono emersi per la prima volta nella ricerca storica riguardante le origini e le vicende della Centrale idroelettrica di Cavarzano, tra il mulin di Genesio e il mulino di Peraldaccio lungo il torrente Carigiola: un’impresa ideata da cinque paesani di Cavarzano, che si affidarono alle conoscenze tecniche di Fortunato Santini e dei suoi figli. Franca Santini, loro diretta discendente, apre per la Scuola del Popolo il quaderno di ricordi e l’album fotografico ordinato dal padre Alfonso, che, seguendo sempre il filo del progresso, partecipò all’esperienza di Cavarzano, operò nella ditta a conduzione familiare, diresse un intero reparto alle Officine Galileo di Firenze, fece l’assistente tecnico in luoghi e situazioni che gli consentirono di girare gran parte dell’Italia. Piccoli e grandi, i Santini partecipano, in diversa scala e misura, alle sollecitazioni dell’ambiente familiare dove vivono.
Non stupisce perciò la foto di Franca Santini, piccolissima ma già alle prese con apparecchi e fili elettrici, che simbolicamente esprimono la luce del progresso. In tempo di guerra il salvataggio dei macchinari dalle razzie dei tedeschi e negli anni Cinquanta il contributo per far ripartire gli impianti e favorire la ricostruzione sono al centro di episodi e fenomeni salienti, che fanno parte dell’affresco storico degli incontri della Scuola del Popolo condotti da Annalisa Marchi, attraverso fonti inedite. La partecipazione agli incontri è libera, gradita la prenotazione alla mail [email protected].