GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Aiuto ai pazienti oncologici. Visori per la realtà virtuale. E la cura è più sopportabile

Sono stati donati dalla Fondazione Pitigliani all’Ospedale Santo Stefano. I malati potranno ‘fuggire’ in luoghi esotici o fare una meditazione guidata. .

La Fondazione Pitigliani ha donato quattro visori all’ospedale

La Fondazione Pitigliani ha donato quattro visori all’ospedale

Migliorare il benessere dei pazienti oncologici, attenuando loro lo stress e riducendone l’ansia per mitigare la percezione del dolore. Con questo obiettivo la Fondazione Sandro Pitigliani per la lotta contro i tumori ha donato quattro sistemi di realtà virtuale "Meta Quest 3" al reparto di Oncologia dell’Ospedale Santo Stefano. Gli strumenti in questione sono stati presentati ieri nella sala Magnolfi del nosocomio di Galciana, alla presenza della dottoressa Laura Biganzoli (direttore della SOC Oncologia Medica di Prato) di Valerio Mari (direttore generale ASL Toscana Centro) del vicepresidente delle Fondazione Sandro Pitigliani Stefano Pitigliani, della dottressa Maria Teresa Mechi (direttore sanitario del presidio ospedaliero) della dottoressa Monica Chiti (direttore Gestione Infermieristica) e di Simone Anderini, coordinatore infermieristico del reparto di oncologia. "Dal 1979 a oggi la ricerca sul cancro ha compiuto un progresso incredibile – ha detto Pitigliani – questo traguardo stimola ancora di più la Fondazione a sostenere nei prossimi anni le nuove sfide della scienza per rendere questo male sempre più curabile, dando al contempo una costante attenzione al benessere dei pazienti durante le cure anche grazie alle nuove tecnologie". Indossando i visori in questione, i pazienti potranno immergersi in scene di realtà virtuale (della durata variante dai 15 ai 30 minuti) che spaziano da ambienti naturalistici rilassanti a sessioni di meditazione guidata, passando per esplorazioni di luoghi esotici e narrazioni audio con scenari 3D. Un sistema che mira ad attenuare e gestire il disagio psicofisico del paziente oncologico, attraverso tecniche di distrazione immersiva.

Il progetto vedrà il coinvolgimento diretto del dottor Luca Livraghi, medico oncologo, per la fase di valutazione clinica. La raccolta e l’analisi dei dati, cruciali per comprendere l’impatto della realtà virtuale sui pazienti, saranno curate dallo psico-oncologo della Fondazione Sandro Pitigliani (il dottor Bernardo Carli) che supervisionerà anche la metodologia dello studio. L’utilizzo della realtà virtuale in ambito sanitario, fanno infine sapere i dirigenti medici del Santo Stefano e di Asl, coincide con un più ampio spostamento verso un modello di cura incentrato sul paziente.

"I pazienti impegnati nella lotta contro il cancro affrontano sfide molteplici che possono portare ad ansia e depressione, dolore e difficoltà di comprendere la propria malattia per seguire il percorso terapeutico – hanno detto – numerosi sono gli studi che individuano nella realtà virtuale una nuova tecnica utile nella gestione del dolore e dell’ansia nei pazienti oncologici. Specialmente in momenti stressanti come quello della chemioterapia".

Giovanni Fiorentino