Tassisti abusivi e doppia guida. Sono i temi che tengono banco fra gli operatori pratesi mentre il governo ha annunciato le nuove norme del settore a livello nazionale utili a far fronte alla carenza di tassisti nelle principali città d’Italia. Un provvedimento che non riguarda da vicino Prato, visto che tocca solo città metropolitane, capoluoghi di regione e città con particolare afflusso turistico. Prato di licenze ne ha già 32 e l’ipotesi di aggiungerne un 20% in più tramite concorso avrebbe fatto subito indire uno sciopero alla cooperativa Cotapra – Radio Taxi Prato.
"Qui non c’è bisogno di aumentare il numero di taxi – spiega il presidente della cooperativa Andrea Cannone (foto) –. Piuttosto c’è la necessità di rendere stabile il meccanismo della doppia guida, così da aumentare i turni che si possono coprire. Finora questo viene consentito solo in ambito familiare, ma come categoria stiamo spingendo per estendere a tutti questo meccanismo, così da far guidare il proprio taxi anche a personale dipendente al di fuori della cerchia familiare". La doppia guida consentirebbe da un lato di ampliare il servizio in favore della cittadinanza e dall’altro di fare aumentare gli introiti della cooperativa, rendendo più sostenibile il sistema.
Cooperativa che ad oggi deve fare i conti anche con gli abusivi. Se prima c’era stato il boom dei cinesi, fenomeno che adesso sembra in calo, è cresciuta invece la presenza dei tassisti irregolari italiani. Tanto che la cooperativa ha già inviato una segnalazione corredata di foto alla polizia stradale.
"Ci sono quattro auto che tutti i giorni dalle 18 a mezzanotte si fermano in piazza della Stazione – prosegue Cannone –. Appena intravedono l’occasione giusta, si avvicinano alle persone e si offrono di portarle in ogni angolo della città al costo di 10 euro. Una concorrenza sleale, che arreca un danno di immagine a tutto il settore. Speriamo ci sia un pronto intervento da parte delle forze dell’ordine". Infine uno sguardo al futuro. Anche nel settore dei taxi il ricambio generazionale è in crisi: "Ogni anno sono davvero pochi i nuovi tassisti – conclude Cannone –. E il numero diminuisce se si guarda a chi sceglie Prato. Da otto mesi stiamo cercando due tassisti per un cambio guida ma senza successo".
Stefano De Biase