
La presentazione del Dolcione di Orentano, una tradizione che si rinnova ogni anno
Il Pisa in Serie A protagonista del "Dolcione 2025", un dolce monumentale di bignè e pan di Spagna. Un evento che, dalla fine degli anni ’80, è diventato la festa più importante dell’agosto orentanese. A realizzare l’opera, dai singoli bignè alle creme fino all’intera struttura, sono i volontari dell’Ente Carnevale e i maestri pasticceri, esponenti di una lunga tradizione.
Una tradizione nata per un’esigenza lavorativa, che portò, tra le due guerre e poi nel secondo dopoguerra, i primi orentanesi a Roma, dove trovarono lavoro come garzoni delle pasticcerie cittadine, imparando con il tempo i segreti di un’attività artigiana e diventando loro stessi proprietari di molte fiorenti pasticcerie della Capitale. Poi, 38 anni fa, nacque il primo "Dolcione", un po’ più giovane della "Festa del Bignè", che compie 55 anni. Proprio nell’estate del 1968, infatti, i pasticceri orentanesi che rientravano per le vacanze dettero vita alla manifestazione, creando i primi capolavori da leccarsi i baffi.
L’agosto orentanese non si limita alla sfilata del Dolcione, fissata per il 17 agosto: comincia il 10 agosto con una serie di eventi civili e religiosi. Il primo appuntamento è per San Lorenzo, patrono di Orentano. Lunedì 11, dalle 21.30, si svolgerà anche il torneo di burraco. Martedì 12, sempre in piazza Matteotti alle 21.30, ci sarà una serata di musica italiana e straniera dedicata ai successi più famosi, dagli anni ’70 ai più recenti anni 2000. Mercoledì 13 agosto si tornerà a ballare con la musica degli anni ’80 e ’90. Giovedì 14, alle 21, verrà celebrata la messa "al Chiesino" di corte Carletti e, a seguire, si svolgerà la processione con la statua della Madonna.
Sabato ancora musica e, il giorno seguente, occhi solo sul gigantesco Dolcione. "L’agosto orentanese e la Festa del Bignè – dice il presidente dell’Ente Carnevale, Maurizio Ficini – è una tradizione profondamente radicata nella nostra comunità, che cerchiamo di portare avanti. Una tradizione importante". L’assessore Sgueo: "Questa è un’iniziativa che fa parte dell’identità degli orentanesi".
C.B.