REDAZIONE PONTEDERA

Tre cavalli da corsa morti nel rogo della stalla

L’incendio, divampato in piena notte in una zona boschiva al confine con Altopascio, causato dal corto circuito di una multipresa

Tre cavalli da corsa sono morti asfissiati nel rogo del box dove erano ricoverati in un’area boschiva al confine tra Orentano e Altopascio. Le fiamme – pare per un corto circuito a una presa elettrica – sono divampate nel centro di allenamento di Martin Levacovich, allanatore-guidatore di Buggiano, comune della Valdinievole, nella notte tra venerdì e sabato. Levacovich aveva lasciato la scuderia nel tardo pomeriggio di venerdì per tornarci, come tutti i giorni, all’alba di sabato. Quando è arrivato ha trovato anche il fuoco, ha dato l’allarme e ha cercato di spegnere l’incendio. Le fiamme però erano in stato avanzato. Per tre trottatori non c’è stato niente da fare. Sono morti all’interno del loro box.

Gli altri cavalli si sono salvati perchè quando le fiamme si sono sviluppate erano già nei paddock. Distrutta anche gran parte dell’attrezzatura. Oltre ai vigili del fuoco del distaccamento di Castelfranco sono arrivati sul posto i carabinieri Forestali di Calci per eseguire le indagini e gli accertamenti sulle cause dell’incendio. In un primo momento si è pensato a un’azione dolosa. Ma appena i pompieri sono potuti entrare nel box hanno verificato che le fiamme erano state causate dal corto circuito scaturito da una multipresa che si trovava nei pressi di un elettrodomestico.

Nell’incendio sono morti tre trottatori conosciuti dagli appassionati ippici toscani. Il più qualitativo dei tre era Boris del Ronco, un castrone di cinque anni che in gioventù aveva partecipato anche al Criterium Toscano dei due anni al Sesana. Il figlio di Daguet Rapide in carriera aveva disputato 42 corse vincendone tredici e ottenendo otto piazzamenti. In totale si era aggiudicato premi per 27mila euro. Zodiaco Matto era un maschio di sette anni che in carriera aveva disputato ottanta corse con quindici vittorie e 17 piazzamenti per un totale di premi vinti per oltre 40mila euro.

La terza vittima del rogo è un puledro di belle speranze, con un’ottima genealogia, Exelsior Spav. Figlio dello stallone francese Timoko, uno dei due soli cavalli francesi che abbia superato in carriera i cinque milioni di somme vinte. La madre, Pryncess of Brown, invece era una figlia di Varenne. Aveva disputato solo pochi giorni fa, esattamente il 13 dicembre, la sua prima corsa all’ippodromo del Visarno. A proposito dell’ippodromo fiorentino c’è da dire che Martin Levacovich domenica era impegnato con due suoi allievi nel convegno, Delmonica Matto e Ambra Matto, ma ha dovuto rinunciare proprio perché nell’incendio sono andati distrutti finimenti e attrezzature.