Nuovo progetto del Teatro della Toscana per il Teatro Era, con la direzione artistica di Marco D’Amore e la drammaturgia di Michele Santeramo. Un’Era d’Amore, dal 22 al 25 settembre, alle 21, è pensato in un prologo e tre atti unici. Il prologo, il 22 settembre, è affidato a Pierdante Piccioni, il medico che ha ispirato la serie tv “Doc, nelle tue mani“ con Luca Argentero: racconta come la perdita della memoria diventa occasione per rinnovare l’amore.
I tre atti unici in prima nazionale, liberamente ispirati ai protagonisti del Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, fanno vivere i fantasmi, nuovi e rigenerati, di Rossana con Sonia Bergamasco il 23 settembre, di Cristiano con Rocco Papaleo il 24 settembre, di Cirano con Silvio Orlando il 25 settembre. Ci sfidano perché l’amore che abbiamo avuto sia rinnovato. Ogni stagione ci mette di fronte a qualcosa che deve e può cambiare: io. E stagione è anche amore per la natura, il territorio, è l’equilibrio tra questi e la presenza del genere umano e delle sue azioni, per una gestione sostenibile del nostro futuro. Il Teatro non è “altro“, è parte della vita: riutilizzare, trasformare, rigenerare, è da sempre il suo palcoscenico. Tutte le sere dalle ore 19 nel foyer del Teatro Era il bar Gab banco&gusto dedica la degustazione al personaggio della serata. Ogni sera una degustazione diversa, ispirata a Rossana, Cristiano, Cirano.
"Tu, sei disposto a ridere del tuo amore? Rossana, Cristiano, Cirano, cercano proprio te, per farti ridere e provocarti – scrive Santeramo – per fare in modo che tu ti chieda se hai mai avuto la fortuna di dare un bacio che non fosse solo un bacio ma “un giuramento fatto un po’ più da vicino, un apostrofo rosa tra le parole t’amo, un modo per respirarsi un po’ il cuore, per assaporarsi l’anima a fior di labbra“. Per un certo tempo, dentro queste sere di settembre, invece di parlare ancora di guerra, qui parliamo un po’ del tuo amore".
La Rossana di Sonia Bergamasco vive nel gusto pieno di una adolescenza mai dimenticata. Mentre il Cristiano di Rocco Papaleo sembra non avere altra dote se non la sua straordinaria bellezza. Infine il Cirano di Silvio Orlando è stanco, è molto stanco perché ci ha provato in tutti i modi a far funzionare il suo amore.