
L’interno di un ristorante
"Volterra non deve diventare un mangificio, prorogate la Zona Rossa per non perdere la qualità del nostro paese". È diretto il pensiero di Sergio Brizi, presidente di Confcommercio Volterra, che ha presentato una serie di richieste per il nuovo Piano del Commercio cittadino. In particolare, ciò che preme a Brizi è che avvenga una concertazione tra il sindaco Giacomo Santi e le associazioni di categoria su alcuni temi fondamentali, come per esempio che il centro storico cittadino possa mantenere la giusta "diversificazione" dei negozi, senza venire sommerso da ristoranti.
"Ben vengano nuove attività con le giuste caratteristiche – afferma il presidente di Confcommercio Volterra – per rendere l’offerta merceologica ancor più ricca e variegata. Pensiamo a negozi di abbigliamento, calzature, attività di vicinato che contribuiscano a valorizzare e qualificare ulteriormente l’immagine della città. Quello che vogliamo evitare con ogni mezzo è il proliferare di nuovi locali e ristoranti. Volterra non deve diventare un ‘mangificio’, Già nei mesi di alta stagione e di massima affluenza turistica ristoranti, bar e locali faticano a riempirsi, figuriamoci se ne aprissero altri, per non parlare della svalutazione che andrebbero a subire le attività già esistenti".
Importante anche una regolamentazione e definizione di nuove regole legate al suolo pubblico. "Avevamo già richiesto - aggiunge Luca Favilli, responsabile territoriale di Confcommercio Pisa - di inserire la possibilità di installare dehors permanenti nelle aree di pertinenza di attività e locali, proprio con l’obiettivo di offrire alle attività di ristorazione la possibilita di realizzare interventi strutturali, con il tempo di adeguarsi e programmare i necessari investimenti. L’obiettivo è proprio quello di consentire a Volterra e al suo tessuto commerciale di compiere un ulteriore salto di qualità sul fronte dell’accoglienza e dell’ospitalità in ogni periodo dell’anno". Eppure, fa sapere Favilli, "su questo fronte per ora tutto tace".
Il timore di Confcommercio è di "ritrovarci davanti al fatto compiuto senza prima aver concertato e valutato un passaggio cruciale per il futuro della città e del centro storico": da qui dunque la richiesta di "massima collaborazione con l’amministrazione comunale, arrivando a un confronto che permetta di costruire e progettare insieme il regolamento. Da un anno e mezzo abbiamo chiesto un incontro su questi temi, ma a ora di questo progetto non abbiamo ricevuto neppure una bozza su cui discutere".
"La scadenza - conclude la sua analisi Luca Favilli di Confcommercio puntando il dito sui pochi mesi ancora a disposizione - del 31 dicembre 2025 si avvicina: il nuovo regolamento sulle aperture e quello sul suolo pubblico sono questioni vitali per Volterra ed è indispensabile che venga condiviso".