ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Stella nel cielo di Volterra, quando Cardinale girò il film in città nel 1964

Il marito di allora, il produttore Franco Cristaldi, acquistò Villa di Ulignano. Il regista Migliorini: "Volevo invitarla per un festival del cinema, lei rifiutò”

Stella nel cielo di Volterra, quando Cardinale girò il film in città nel 1964

Volterra, 25 settembre 2025 – Volterra ricorda con grande emozione Claudia Cardinale, attrice scomparsa ieri all’età di 87 anni e protagonista indimenticabile di uno dei più grandi capolavori di Luchino Visconti, ’Vaghe stelle dell’Orsa’, girato in città. Fu proprio qui, tra le pietre antiche e i panorami struggenti della città etrusca, che l’iconica attrice regalò al pubblico una delle sue interpretazioni più intense e sofisticate, contribuendo a scolpire Volterra nell’immaginario cinematografico internazionale.

Girato tra il 26 agosto e il 18 ottobre 1964, il film di Visconti fece risplendere luoghi simbolo della città come Palazzo Viti, il museo etrusco, Palazzo Inghirami e la cisterna romana, inserendo Volterra tra le città che il cinema ha consacrato alla memoria collettiva. A rendere ancora più profondo il legame della Cardinale con questa terra è la Villa di Ulignano, che il marito di allora, il produttore Franco Cristaldi, acquistò negli anni d’oro del cinema italiano. La residenza divenne per qualche tempo una vera «villa della Dolce Vita», ospitando artisti, registi e attori di fama mondiale.

Il regista Simone Migliorini regala un personale ricordo della grande diva del cinema. «Ero piccolo e lei era una donna bellissima, che lasciava il segno. Frequentava la città negli anni ’60 quando veniva nella leggendaria Ulignano per le vacanze, che nell’immaginario collettivo dei volterrani resta e resterà per sempre la villa di Cardinale. Ero alto quanto gli stivali a mezza gamba che indossava e più basso della sua minigonna. L’epoca era molto successiva alle riprese di “Vaghe stelle”. Ero per mano a mio padre in cima a via Guidi quando ci incrociammo e ricordo limpidamente che mio babbo la salutò. Si salutarono e mentre parlavano di non so cosa, ripenso alla mano grande di mio padre così rassicurante, al suo sorriso sornione davanti al sorriso raggiante e disarmante di lei, quella meraviglia di donna che non sapevo fosse celebrata da tutto il mondo per la sua bellezza, che si stagliava sopra il mio sguardo fino ad allora innocente. Un ricordo che resta intatto fino ad oggi».

Il regista Migliorini racconta poi un aneddoto legato al festival internazionale del teatro romano e a un festival del cinema che il produttore Cristaldi voleva fortemente realizzare a Volterra. «L’ho rincorsa fino a pochi mesi fa, ma Claudia con Volterra aveva chiuso, non voleva tornare neppure al festival del teatro romano. “Non ci sono alberghi adatti alle mie esigenze”, disse, se non ricordo male. La vicenda del mancato festival del cinema, unita probabilmente a sue vicende personali, forse lasciò in lei un po’ di amarezza. Peccato, sarebbe stata una bella festa e io le avrei ricordato questo piccolo aneddoto di quando ero piccolo, che già raccontai a suo marito Pasquale durante una piacevole cena romana. Adesso, cara Claudia, tutti possono ammirarti da quella mia prospettiva che è la stessa dalla quale gli uomini, da millenni, ammiriamo le stelle».