SAVERIO BARGAGNA
Cronaca

Pensionato spara in aria per spaventare i piccioni. E scatta l'allarme Isis

Ponsacco, l’imprudente gesto di un pensionato armato di scacciacani

I carabinieri fuori dalla scuola Machiavelli

Ponsacco, 30 gennaio 2015 - Con quei maledetti piccioni stavolta l’ha combinata davvero grossa. La personale battaglia del pensionato contro i fastidiosi colombi ha trasformato la mattinata di Ponsacco in un’inaspettata esercitazione anti-terrorismo. E dire che il 76enne ha iniziato a capire che guaio aveva combinato solo qualche minuto più tardi, per la precisione mentre pagava alla cassa il pane nel negozio alimentari del paese. Raggiunto da carabinieri in divisa anti-proiettile si è sentito intimare: «Deve venire con noi in caserma. Deve spiegarci perché, stamattina, ha sparato in giardino». L’anziano, sorpreso, si è guardato intorno convinto che l’oggetto dell’attenzione dei militari fosse destinato ad altri: «Parlate forse con me?».

Riavvolgiamo il nastro. Ore 8.20 del mattino. Al 112 arriva la chiamata di una mamma spaventatissima: «Mi trovo in via Giusti con le mie due bambine e siamo davanti alla scuola. Ho sentito degli spari in strada. C’è qualcuno armato di fucile. Correte! Correte!». L’azione dei carabinieri è immediata. Priorità assoluta. Sette auto dei militari blindano il quartiere con un’azione a tenaglia. All’interno della zona vi sono due scuole – Machiavelli e Giusti – e i ragazzi stanno entrando proprio in quei minuti. Viene chiesto alle maestre di chiudere gli alunni in classe per precauzione. Su Facebook e attraverso WhatsApp catene di messaggi trasformano il mistero dei colpi in aria in un omicidio. Qualcuno si precipita a recuperare i propri bambini. Altri, invece, decidono di non mandarli a scuola fino a quando tutto non sarà chiarito.

I carabinieri iniziano a battere palmo a palmo la zona. Dove si trova questo pazzo? Solo dopo qualche minuto si scopre la verità. Alcuni residenti raccontano di aver sentito i colpi provenire dal giardino di una casa: «E non è neppure la prima volta. Il nostro vicino è disturbato dai piccioni e vuole metterli in fuga». L’uomo in questione viene raggiunto nel centro del paese mentre fa la spesa. «Non si è reso assolutamente conto di che cosa fosse successo – raccontano i carabinieri –. Ha sparato in aria con la pistola scacciacani per allontanare i colombi e poi è andato a fare la spesa. Quando ha capito che cosa è successo si è molto dispiaciuto e ha chiesto scusa a tutti». Abbattuto, la sua semplicità e onestà ha convinto tutti: si è trattato solo di una leggerezza. Rischia comunque una denuncia per procurato allarme. I militari, a quel punto, sono andati a calmare maestre e genitori: «E’ stato solo un malinteso».

Una mattinata di caos che però racconta anche un po’ dei nostri tempi. Tempi dove, perfino in provincia, un colpo in aria parla di terrore e terrorismo. Tempi in cui un colombo assume i connotati di un pazzo sanguinario. E invece voleva solo poggiarsi su una gronda in una mattinata invernale.