
La nuova scuola dove vicino sorgerà anche l’asilo. I costi sono lievitati sensibilmente
CASCIANA TERME "La nuova scuola di Casciana Terme è stata costruita su un terreno non idoneo e questo ha fatto e farà lievitare i costi per la realizzazione della scuola per l’infanzia 0-6". A sottolinearlo in una nota dell’Amministrazione comunale è l’assessore ai lavori pubblici Rosanna Sordi. Saranno ben 458mila euro di costi imprevisti che il comune dovrà sostenere in aggiunta al milione e 500mila invece già previsti per la realizzazione della scuola per l’infanzia che andrà di fatto a ultimare il progetto complessivo che prevedeva anche la realizzazione della scuola primaria e secondaria già inaugurate a settembre di cinque anni fa. Scelte non ponderate e imprevisti che ora genereranno spese che almeno in parte potevano e dovevano essere previste ha rimarcato Sordi.
"Tra le opere che dovranno essere realizzate figurano 282mila euro per opere in variante e altri costi per indagini preliminari per le opere da realizzare e il rifacimento delle tubazioni sia elettriche che idriche a servizio della scuola esistente realizzate erroneamente laddove si sapeva sarebbe sorto il nuovo edificio. Una spesa complessiva per 315mila euro – ha aggiunto l’assessore Sordi – che non potranno essere finanziati con fondi del PNRR giacché il Ministero al quale era stata inoltrata la domanda ha deciso di non accoglierla poiché si tratta di spese non caratterizzate da imprevedibilità".
Gli ulteriori 143mila euro saranno invece impiegati nella realizzazione di muti a retta per il contenimento del terreno sul che ospita la scuola già esistente. Intervento quest’ultimo che potrebbe al contrario rientrare negli investimenti finanziabili dal PNRR. "Alla luce dei rilievi fatti – si legge ancora nella nota – la giunta guidata dal sindaco Paolo Mori dovrà accantonare 458mila euro dei fondi di bilancio che erano in realtà destinati ad altri interventi sul territorio. Abbiamo manifestato tutti i problemi riscontrati alla Regione Toscana – ha concluso Sordi – nella speranza di ottenere un finanziamento che ci permetta di recuperare i 315mila euro. Resta comunque il fatto che tutti i problemi sorti dimostrano, come abbiamo sempre sostenuto, che quel luogo non era idoneo per costruire".
Giuseppe Pino