
di Gabriele Nuti
La faccia immersa nell’acqua. Immobile. Non sapeva nuotare Angelo Reitano, originario della Sicilia. E in un piccolo specchio d’acqua al centro di una campagna da sogno, è morto annegato ieri nella tarda mattinata. A trovarlo, quando ormai non c’era niente da fare, è stato un amico del figlio che è corso a cercarlo perché non rispondeva al telefono.
E’ stato il figlio della vittima – che non era in zona e quindi non poteva andarci personalmente – a chiedere all’amico di andare a vedere se il padre fosse sempre stato al laghetto di Varramista dove stava facendo dei lavori di sistemazione di una scaletta che dalla stradina dell’argine scende in acqua. Il laghetto è una delle mète preferite degli appassionati di pesca sportiva. E le scalette servono proprio per raggiungere la riva e avvicinarsi all’acqua e consentire ai pescatori di prendere i pesci con il retino.
Questa la ricostruzione di chi sta indagando sulla morte di Angelo Reitano, 75 anni, pensionato. Sono intervenuti i carabinieri e i tecnici della medicina del lavoro dell’Asl Toscana centro. L’uomo, infatti, stava effettuando il ripristino della scaletta per il figlio che è il gestore dell’impianto di pesca sportiva. L’ipotesi più probabile è che il settantacinquenne sia scivolato sul terreno fangoso e sia finito in acqua senza riuscire a risalire. Non viene escluso neppure che la caduta possa essere stata causata da un malore improvviso. Si tratta, comunque, a tutti gli effetti di un incidente sul lavoro.
L’uomo è stato trovato dall’amico del figlio quando, ormai, non c’era più niente da fare. Erano all’incirca le 13,30 di ieri e sul posto, al lago di Varramista, sono arrivati i soccorritori del 118 con l’automedica e un’ambulanza. Il medico dell’emergenza-urgenza ha potuto solo constatare il decesso e avvertire i carabinieri della stazione di San Romano che sono arrivati per un primo sopralluogo. Poco dopo le 15, e dopo il via libera del magistrato di turno, i militari dell’Arma hanno autorizzato la rimozione del cadavere che è stato trasferito alla medicina legale di Pisa per l’autopsia.