ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Santi punta al bis: "Parlare con onestà e collaborare con altri. Ripartiamo da qui"

Il sindaco di Volterra sarà di nuovo candidato a giugno "Sulla sanità fanno ricadere su di me colpe che non mi appartengono. E i meccanismi della Coalizione Civica mi lasciano basito".

Santi punta al bis: "Parlare con onestà e collaborare con altri. Ripartiamo da qui"

Santi punta al bis: "Parlare con onestà e collaborare con altri. Ripartiamo da qui"

L’investitura ufficiale da parte del Pd è il primo timbro per la maratona elettorale, l’orizzonte che si staglia nei prossimi mesi per il sindaco Giacomo Santi, pronto a strappare un secondo mandato di governo alle amministrative di giugno.

Sindaco, quali sono i contorni che delineano la composizione del programma e della compagine elettorale?

"Entro fine gennaio sarà nominato il coordinatore del comitato elettorale, così come i gruppi di lavoro per avviare, così, la costruzione programmatica".

Ci sono già le prime disponibilità da parte di alcuni rappresentanti della compagine dell’attuale maggioranza?

"Sì, sia nelle fila della giunta, che in quella dei consiglieri comunali. Ma per definire la rosa dei nomi è presto anche perché la squadra sarà ridimensionata nei numeri rispetto alle ultime amministrative".

Ognuno ha i propri cavalli di battaglia. Quali saranno i suoi?

"Nel programma elettorale del 2019 troviamo cose realizzate, altre no per questioni legate non solo alle tempistiche ma soprattutto a ciò che ha stravolto le nostre vite, dalla pandemia in poi. Credo che in quel programma vi sia ancora molto di attuale".

Ma su cosa punterà il suo programma?

"Abbiamo un’enorme chance data dalla Snai, la strategia nazionale per le aree interne, un’alleanza di 19 Comuni con Volterra capofila. L’opportunità concreta per accedere a contributi tramite agevolazioni e bandi regionali e europei. E poi, senza fare liste in ordine prioritario, la viabilità e qui inserisco anche la progettualità condivisa fino ai livelli ministeriali per il ripristino del treno, le tematiche sanitarie, quelle che afferiscono al calo demografico che è un problema a livello nazionale, i giovani al centro della politica di un Comune".

Lei ha toccato un tasto che spesso duole a questa latitudine, la sanità. Sono ancora vive le voci circolate alla vigilia di Natale, seppur smentite da fonti regionali, di un possibile ridimensionamento ospedaliero. Dove risiede la verità?

"Nei fatti. Negli investimenti milionari che stanno partendo, dalla Casa di Comunità alla nuova Rems. Vede, sono stato bollato come il sindaco ‘’assente’’ sui temi sanitari. Un sindaco che vive in chissà quale iperuranio, sideralmente lontano da ciò che accade sul pianeta ‘Santa Maria Maddalena’. Forse sfugge un concetto: gli investimenti sono pilastri propedeutici al mantenimento dei servizi. E ne sfugge un secondo: quali interessi nascosti, sottaciuti, politici, mescolati a chissà quali intrighi potrei nutrire nel depauperare il nostro ospedale? Nessuno. Basta con le mistificazioni. Ma non mi aspetto che in campagna elettorale cessi il fuoco incendiario che alimenta un taglio sanitario al giorno. E qualcuno farà in modo di far ricadere queste colpe sul sottoscritto".

A proposito di avversari, per le primarie della Coalizione Civica teme di più Roberta Benini o Francesca Giorli?

"Due donne che conosco per ragioni diverse. Ma urge precisare un fatto, la genesi della Coalizione, nata da una scissione ai tempi dell’ex sindaco Buselli che ha portato 2 liste a presentarsi separate nel 2019 alle elezioni. Poi l’alleanza rinata e sancita in vista delle elezioni, con le primarie per due candidate che rappresentano, parlano i fatti, un’anima della Coalizione, quella rappresentata dalla stessa Benini. Riconosciamo almeno le anomalie, dalla genesi della Coalizione alle primarie".

Quindi teme più Benini o Giorli?

"Più che temere una delle due candidate alle primarie, sono basito dai meccanismi della Coalizione".

Sindaco, cosa non rifarebbe mai?

"L’onestà sta nell’ammettere le cose che non abbiamo fatto". Sembra una massima partorita da Marco Aurelio.

"Ogni amministrazione fa i conti con ciò che non ha realizzato, riconoscendo i propri limiti e ripartendo da essi".

Cosa rifarebbe?

"Dialogare con altri enti".