REDAZIONE PONTEDERA

Odissea per un errore nel contatore del gas

Da quattro mesi un cittadino di Santa Croce sta chiedendo a Eni di correggere uno scambio di contatori tra lui e il fratello

I fratelli Giuseppe e Fabio Cavagnuolo

Santa Croce sull'Arno, 24 gennaio  2016 - Odissea gas. Da quattro mesi Giuseppe Cavagnuolo di Santa Croce sta cercando di far capire in tutti i modi a Eni che il contatore del gas che gli è stato sostituito a giugno dello scorso anno non è il suo. O meglio, è il suo ma con i consumi del fratello, Fabio, che abita nell’appartamento sopra. Una storia tragicomica.

Incontriamo I fratelli Cavagnuolo nel salone dell’abitazione di Giuseppe. Sul tavolo decine di fogli tra bollette, contratti, lettere, solleciti e raccomandate (senza risposte). Giuseppe Cavagnuolo è particolarmente sfortunato con l’azienda che eroga il gas che alimenta gli impianti di riscaldamento e le cucine delle abitazioni. Appena un mese fa, a dicembre, ha risolto un contenzioso che con Eni andava avanti da quasi quattro anni. Cosa era successo di tanto grave? «Niente, era successo che io avevo regolarmente pagato una bolletta – racconta Cavagnuolo – e Eni continuava a mandarmi i solleciti di pagamento e le minacce di distacco del gas perché non risultava pagata. Ho fatto fax e raccomandate, lettere e spiegato decine di volte al call center che io quella bolletta l’avevo pagata dimostrandolo con la ricevuta del bollettino. Ma loro insistevano a dire che ero moroso e mi mandavano le fatture con la dicitura pagamenti arretrati non regolari. Alla fine sono stato io a trovare il problema. Era sbagliato il numero di conto corrente dopo il passaggio a Toscana Energia Clienti, società che gestisce il servizio in Toscana. Un problema risolto».

«A GIUGNO dello scorso anno sono venuti i tecnici a cambiare i contatori a me e a mio fratello – dice ancora Giuseppe Cavagnuolo – Ho visto io con i miei occhi che li hanno installati bene, con tanto di foto ai numeri di matricola con i nomi corrispondenti scritti sui contatori e inviati dai tecnici di Toscana Energia agli uffici Eni. Cosa è successo dopo? Non lo so. So solo che sul mio contatore ci sono i dati di mio fratello e sul suo contatore ci sono i miei. Siamo fratelli, andiamo d’accordo e qualsiasi spesa relativa ai conguagli mio fratello mi ha detto che la pagherà. Anche perché io comunico regolarmente la lettura dei consumi e la invio. Ma se abitavamo in un condominio con altre persone, magari vicini di casa sconosciuti e o non in buoni rapporti, come dovevo comportarmi? Perché ci vuole così tanto tempo per cambiare un numero di contatore quando è tutto centralizzato e facilmente azionabile dagli uffici? Senza parlare degli Eni Store che non sono per niente di aiuto. Spero che questa denuncia sul giornale mi aiuti a risolvere questo problema».