
di Gabriele Nuti
Il grande lenzuolo bianco con la scritta "Itis Marconi contro la mafia #Di cosa siamo capaci-Un lenzuolo contro la mafia", sventola sui gradoni della tribuna-anfiteatro sul piazzale della scuola colorata di celeste. Intorno ragazzi e ragazze, in piedi e distanziati per le norme anti Covid, ascoltano il preside Pierluigi Robino, il vicequestore Luigi Fezza. Giovanni Callori di Libera e alcuni loro compagni di scuola che parlano di mafia, ricordano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, condannano gli anni terribili delle stragi e mettono in guardia dalle "moderne" infiltrazioni. E’ la giornata conclusiva del progetto "Libera contro la mafia" che ha visto coinvolta la classe 2 EIT del Marconi seguita dalle professoresse Claudia Federici e Letizia Puma, mentre altre quattro classi dell’Itis di Pontedera (4BIEN, 2AIT, 2EIT, 3BIT) sono presenti in tribuna e nel piazzale per la mobilitazione nazionale indetta bdalla Fondazione Falcone "Un lenzuolo contro la mafia".
Dopo il saluto del preside Robino che ha messo in guardia gli studenti su come la mafia oggi si muova a livello economico e non solo al sud, il vicequestore Fezza (capo del Commissariato di polizia di Pontedera) ha ricordato la sua esperienza a Palermo nei primissimi anni Novanta. Lui e tanti suoi colleghi, giovani agenti usciti dalla scuola di polizia di Roma, mandati in Sicilia per l’ordine pubblico in uno dei momenti più difficili della storia nazionale. "Ci dissero di fare attenzione ai passeggini – ha raccontato Fezza – Questo particolare mi rimase impresso". I passeggini dei bambini venivano usati per posizionare le bombe e uccidere.
Da "culle" di vita a cause di morte. Anche Fezza ha esortato i presenti a tenere sempre alta la guardia contro la mafia, anche e soprattutto in questo momento di crisi economica per la pandemia. Callori ha ringraziato la scuola per l’apertura al progetto e non si è "chiusa come un altro istituto che non ha fatto entrare un pentito per la testimonianza perché era accompagnato dalla scorta". I ragazzi hanno chiuso la mattinata leggendo testi e testimonianze.