
Pontedera, quattro fasi. Sfortuna ma non soltanto
Una buona dose di sfortuna, e su questo tutti d’accordo, ma anche una attenzione alla fase difensiva da migliorare. C’è questo nel 2-3 col Perugia (che col 4-0 di Cesena fanno sette reti subite dal Pontedera in 180’), dettato dalle reti ospiti nel primo tempo di Sylla (22°) e Mezzoni (43°) e nella ripresa dai centri di Guidi (52°), ancora Mezzoni (77°) e Delpupo (86°) per una partita che può essere spezzata in 4 fasi.
PRIMA FASE 1°-22° minuto. Il Pontedera è partito arrembante. Il 3-4-2-1 offensivo che con il 3-5-2 umbro diventava un 4-2-3-1 difensivo, ha prodotto un paio di situazioni di pericolo, con la prima palla gol della gara non finalizzata a dovere da Delpupo (14°). Il Perugia invece ha fatto centro alla prima occasione nella quale è riuscito a mettere fuori la testa.
SECONDA FASE 23°-45° minuto. Lo svantaggio non ha creato contraccolpi psicologici negli uomini di Canzi, che hanno continuato a creare gioco e occasioni per segnare (come quella di Ganz al 34°) grazie ad una preparazione di gara studiata per mettere in difficoltà l’undici di Formisano soprattutto con i movimenti sincronizzati di Ganz (e con Benedetti sotto, Ianesi e Delpupo ai fianchi) nel tentativo di creare combinazioni per mettere nell’uno-contro-uno le (rapide) punte esterne con i (macchinosi) difensori ospiti. Anche in questo caso però il Pontedera ha tenuto il possesso ma il Perugia ha trovato il raddoppio.
TERZA FASE 46°-77° minuto. Il secondo tempo è iniziato con la rete annullata a Ganz per fuorigioco (comunque non nitidissimo), il siluro vincente di Guidi che ha riacceso gli animi granata e un’occasione per Delpupo (54°), con in mezzo gli umbri che si sono resi minacciosi con una deviazione di Paz (51°) nell’unica circostanza extra-gol della partita nella quale si sono introdotti nei 16 metri di Ciocci. Da lì e fino all’altra palla-gol avuta sui piedi di Perretta (71°) il Pontedera ha pensato a risistemarsi, adeguandosi al cambiamento tattico del Perugia, passato al 4-3-3 (con l’ingresso di Cancellieri al 46°) e tornato al definitivo 3-5-2 (con l’ingresso di Angella al 58°) cui i granata si sono contrapposti col 4-2-3-1. Tutto questo però non ha evitato di subire l’1-3, con la difesa ferma a guardare Mezzoni saltare indisturbato sull’angolo di Cancellieri.
QUARTA FASE 78°-96° minuto. Nonostante la terza mazzata, arrivata quando sembrava più vicino al 2-2 il Pontedera che all’1-3 il Perugia, la squadra di Canzi è riuscita a riassestarsi (adeguandosi ad un 4-1-4-1) e dopo il quarto timbro di Delpupo è andata vicinissima al 3-3 con Selleri (89°). Se la sconfitta è imputabile ad un mancato "timing" sugli episodi, nel senso che il Perugia ha segnato quando doveva e il Pontedera ha sempre rincorso, la buona prestazione è stata la conferma che il k.o. di Cesena è stato un passo falso già assorbito. E’ vero che la fortuna non ha girato dalla parte giusta, ma anche stavolta i granata hanno concesso poco e attaccato tanto, concretizzato poco e subito su tutto quanto lasciato agli avversari. Accanto alla malasorte c’è da migliorare l‘attenzione difensiva.