
PONTEDERA
Sono ‘no’ convinti quelli che arrivano dalla sinistra pontederese all’ipotesi della realizzazione della struttura militare a Pontedera. "La nostra posizione è di assoluta contrarietà – dicono dal circolo Karl Marx Rifondazione Comunista Pontedera – diciamo ‘no’ alla costruzione della base e ad un ulteriore militarizzazione del nostro territorio. Con la parola d’ordine "no base né a Coltano né altrove" abbiamo partecipato alla manifestazione del 2 giugno che ha visto oltre 10mila persone rispedire al mittente non solo la proposta della nuova base a Coltano ma anche nella nostra provincia e nella regione. Vengono utilizzati questi 190 milioni che dovevano essere destinati a finalità sociali. Stiamo già ragionando, insieme ad altre forze e organizzazioni, di una mobilitazione nella nostra città. Intanto è già nato il Comitato “No base a Pontedera“". Anche Progetto Pontedera respinge la proposta avanzata dal Pd: "Siamo ai primi vagiti di discussione del nuovo piano infrastrutturale e l’unica ipotesi di discussione su consumo di suolo, fatte tutte le debite valutazioni, potrà essere visto solo per la realizzazione di un nuovo ospedale, di cui si sente necessità per l’intera area della Valdera. Non sosterremo a livello politico decisioni che vadano nel senso prospettato dal presidente Giani e se il caso trarrà le debite decisioni sull’appoggio politico all’amministrazione comunale di Pontedera". Meno drastica la posizione delle forze di opposizione pontederesi. "Ben vengano nuove forze militari sul nostro territorio che possano in qualche modo garantire ulteriore sicurezza – dice Domenica Pandolfi della Lega – non dobbiamo perdere questa occasione, preziosa anche in termini economici, ma crediamo che la miglior soluzione resti Pisa, non a Coltano ma nelle aree e nell’ex caserme dismesse e abbandonate. Pisa è molto più strategica".
Non è del tutto contrario neppure Matteo Bagnoli (nella foto) di Fratelli d’Italia: "Ci dispiace avere appreso questa ipotesi solo dai social o dai giornali, avremo preferito se prima venisse coinvolto il consiglio. Avere più forze dell’ordine sul territorio sarebbe una buona notizia. Se il Ministero deciderà di costruire le strutture a Pontedera l’amministrazione, dovrà subito mettersi a lavoro per garantire tutte le opere di urbanizzazione necessarie ad ospitare migliaia di persone e la realizzazione di nuove aree a verde".
L.B.