
La replica delle associazioni all’Asl: "Lavoriamo in condizioni complesse. C’è distanza tra le promesse di sviluppo e l’abbandono del territorio". .
Arriva, puntuale, la replica alle considerazioni della Asl Nord Ovest sulla sanità volterrana da parte di Sos Volterra, Difendiamo l’Ospedale, Mamme Vadicecina e Volterra Infanzia, associazioni alla testa della manifestazione per le battaglie sanitarie che si terrà a Volterra il 24 maggio. Ecco, punto per punto, la risposta delle associazioni. "ll presidio di Santa Maria Maddalena funziona grazie all’impegno di operatori sanitari, sociosanitari, tecnici, amministrativi e dirigenti che, nonostante le difficoltà, continuano a lavorare con dedizione. Lo stesso vale per il territorio, spesso in condizioni complesse. Parlare del 2019 come anno di riferimento è fuorviante: in quel periodo ci furono problemi come l’uscita di scena del responsabile dell’Ortopedia e sospensioni di attività, che non rappresentano la normalità. È importante usare dati obiettivi e professionali. Se una cardiologia e una terapia intensiva polivalente sono troppo per Volterra, perché a Castelnuovo Garfagnana e Pontremoli sono state mantenute? La rete tra Volterra e Pontedera garantisce alcune funzioni, ma ci sono ancora carenze come la troponina ultrasensibile e coperture diurni insufficienti". La replica prosegue: "Il servizio pediatrico è molto limitato: copre appena quattro ore al giorno, cinque giorni su sette. Per gli altri due giorni, la copertura è nulla. Sul servizio di dialisi, non si menzionano le criticità come la copertura nefrologica o i tagli ai pomeriggi e alle reperibilità. La valutazione di eventuali modifiche sarà partecipata. C’è una distanza tra le promesse di sviluppo della specialistica ambulatoriale e il reale abbandono del territorio, soprattutto per chi ha problematiche neurodegenerative, oncologiche o psichiatriche. Questo problema è urgente e va affrontato subito". Le conclusioni: "La mancanza di commenti su altri punti rafforza la nostra convinzione di proseguire nel nostro impegno".
Intanto il sindacato Cub aderirà alla manifestazione del 24 maggio. "Pensiamo che questa battaglia vada ben oltre steccati e appartenenze politiche e sindacali, è una battaglia di civiltà, di giustizia ed equità sociale, di mera rivendicazione del rispetto di quei diritti sociali da tempo calpestati e negati. Bisogna fare di più per riportare - scrive la Cub - sul nostro territorio una sanità attrezzata e funzionante, capillare nei servizi erogati e con un numero adeguato di professionisti sanitari: questo è un obiettivo che va ben oltre le elezioni regionali sapendo che molte delle promesse nelle campagne vengono poi letteralmente smentite una volta passate le elezioni. Tutelare la sanità pubblica è una esigenza insopprimibile".