
Tra vicende processuali e nuovi incidenti la Strada di Patto continua a far parlare di sé. Di qualche giorno fa la conclusione del processo con la prescrizione di tutti i reati imputati. Fratelli d’Italia, tramite il consigliere comunale Matteo Bagnoli, aveva chiesto alla sinistra pontederese di rinunciare ai propri incarichi politici alla luce di questo esito processuale, quindi per "non aver rinunciato alla prescrizione e per non averla combattuta". Immediata la risposta del Partito Democratico. "Non c’è bisogno di avere un master di diritto – dice il segretario Pd, Francesco Papiani – per sapere che la rinuncia alla prescrizione in un processo penale sia un diritto personalissimo dell’imputato che può esser esercitato esclusivamente dall’interessato. Dire pubblicamente che il comune di Pontedera, costituitosi parte civile, dovesse ’rinunciare’ o (dopo un timido ripensamento) ’combattere’ la prescrizione richiesta dal PM e decisa dal Giudice è di una scelleratezza quasi volgare". E continua Papiani. "La battaglia politica è un’altra cosa, è può essere davvero utile quando lo scontro si basa sulla contrapposizione tra opinioni diverse e soluzioni alternative a problemi delle comunità. Quando gli attacchi, come in questo caso, si fondano su premesse sballate e precipitano nell’assurdo non c’è nemmeno lo spazio per la discussione. Resta soltanto lo stupore amaro e un dubbio: se certe prese di posizione siano una forma di incompetenza (comunque incompatibile con chi si candida a rappresentare qualsiasi istituzione) o il sintomo di un atteggiamento tipico di chi ritiene, senza scrupoli, tutto lecito purché utile a demonizzare i "nemici politici", che poi, in un’ottica di correttezza tra le parti, sarebbero da identificare in "avversari".
l.b.
