La morte del regista Paolo Taviani, Toscana in lutto

Con il fratello Vittorio, scomparso nel 2018, ha formato una coppia che ha segnato profondamente il cinema italiano

San Miniato, 29 febbraio 2024 – La Toscana è in lutto per la morte di Paolo Taviani, 92 anni. Originario di San Miniato, con il fratello Vittorio, scomparso nel 2018, hanno formato una coppia che ha segnato profondamente il cinema italiano. Paolo Taviani si è spento nella clinica villa Pia, dove era ricoverato. Originario di San Miniato, viveva a Roma. Lascia la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina.

Lunedì 4 marzo si terrà la cerimonia laica funebre alla Promototeca del Campidoglio dalle ore 10 alle 13. "I fratelli Taviani" sono diventati nel tempo un vero e proprio 'marchio cinematografico': nel 1967 iniziarono un'attività autonoma, dirigendo, da allora sempre insieme, il primo film, "I sovversivi".

Paolo Taviani
Paolo Taviani

Coerenti interpreti di un cinema civilmente impegnato, nella seconda fase della loro carriera, pur continuando a rappresentare la necessità e il rimpianto dell'utopia, si sono dedicati soprattutto alla rievocazione del passato e alla trascrizione filmica di opere letterarie.

L’attività cinematografica di Paolo Taviani era ancora vivace. Aveva annunciato che era pronto a tornare sul set. “Canto delle meduse” il titolo del film con protagonista, tra gli altri, anche Kasia Smutniak. L’annuncio era arrivato al Festival di Berlino, che i Taviani vinsero nel 2012 con “Cesare deve morire”. L’idea di Paolo Taviani era quella di tratteggiare alcuni giorni di lockdown, per raccontare dal suo punto di vista la pandemia, le città che si fermano. Una mente ancora molto vivace, con tanti progetti. Poi l’improvviso problema di salute. 

"La Toscana piange la scomparsa del grande regista Paolo Taviani, figlio della nostra amata San Miniato e sempre legato con passione e talento alla Toscana". Lo ha dichiarato Eugenio Giani, commentando la scomparsa odierna del regista PaoloTaviani, che secondo il presidente della  Regione Toscana "lascia un vuoto incolmabile non solo nel mondo del cinema, ma nel cuore di tutti noi che abbiamo condiviso con lui le origini, ma anche l'amore per questa terra, le sue tradizioni e la sua gente".

"Paolo, insieme a suo fratello Vittorio, ha dipinto il nostro paese con toni di autenticità e profonda umanità. La tua arte e il tuo spirito continueranno a guidarci, come faro di creatività e passione, che la terra ti sia lieve Paolo" ha concluso Giani.

«La scomparsa di Paolo Taviani rende San Miniato orfana. Con il fratello Vittorio, ha portato nel mondo il nome della nostra città e raccontato le loro origini, che sono anche le nostre. Con Paolo si chiude definitivamente un pezzo di quell'arte che solo una città straordinaria come la nostra può concepire».

Così il sindaco di San Miniato Simone Giglioli e l'assessore alla cultura Loredano Arzilli. «È ancora vivo nella mente - sottolineano in una nota - il ricordo dell'ultima volta che è venuto nella Città della Rocca, nel settembre scorso, la prima dopo la scomparsa di Vittorio, cinque anni fa, per la consegna del premio dedicato proprio al fratello, quando l'amministrazione ha inaugurato la statua dell'artista Marcello Scarselli, 'Cecilià, installata nella piazzetta Mazzini, per rendere omaggio ai 40 anni dall'uscita de 'La notte di San Lorenzò».

«Nel 2015 - si ricorda - l'amministrazione comunale volle, con entusiasmo, conferire ai fratelli Taviani la cittadinanza onoraria, un tributo doveroso che sancisce il profondo ed inscindibile legame con questa terra e con la nostra comunità. Emozionante fu anche nel 2022, durante il Palio di San Rocco, quando fu organizzata la proiezione dell'ultimo film di Paolo Taviani, il primo che lo vedeva da solo alla regia, 'Leonora addio’, in una piazza Buonaparte gremita di concittadini e amici, durante la quale ci collegammo con lui dalla sua casa di Roma, e rimase colpito dalla grande testimonianza di affetto che San Miniato ebbe ed ha ancora per questi due maestri del cinema italiano».