REDAZIONE PONTEDERA

Offre la moglie agli scambisti, condannato a 8 anni per violenza sessuale di gruppo

L'uomo è accusato anche di lesioni e maltrattamenti

Il marito 60enne è stato condannato a 8 anni di reclusione

Valdera, 9 novembre 2021 -  Maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale di gruppo, tentata e consumata, ai danni della moglie, sono valse ad un 60enne della Valdera la condanna a 8 anni di reclusione e al pagamento di 20mila euro di provvisionale alla parte offesa. La sentenza è arrivata, all’esito del processo con rito abbreviato davanti il gup di Pisa Giuseppe Laghezza. Fu la donna, alla fine, con una denuncia alla Polizia – indagini del Commisariato di Pontedera – a mettere fine alle pretese sessuali del marito che la fotografava e la filmava per poi mettere annunci on line con le credenziali di lei. Perché l’obiettivo sarebbe stato quello di trascinare la donna dentro "ménage à trois".  

E alla fine ci sarebbe riuscito, tanto che lei, dopo l’ultimo episodio, mise tutto nero su bianco, facendo scattare prima le indagini e poi l’arresto dell’uomo che si trova tutt’ora in misura cautelare. Secondo il copione che la procura ha offerto al giudice (pubblico ministero Aldo Mantovani) sarebbero stati almeno due gli incontri organizzati dall’imputato con la moglie ignara di quello che sarebbe accaduto fra le lenzuola. Il primo, si apprende, finì a vuoto perché la donna si mise ad urlare dopo aver visto un estraneo in camera. Il secondo no. Lei stava facendo sesso con il marito quando si introdusse, per l’accusa, un terzo soggetto all’improvviso che iniziò a partecipare al gioco. E’ qui che il reato di violenza sessuale di gruppo è ritenuto consumato. La rabbia e la paura della donna (parte civile con l’avvocato Andrea Di Giuliomaria) saranno la molla che la guideranno in Commissariato. La difesa dell’imputato (assistito dall’avvocato Sandra Guainai) ha presentato al giudice un’altra storia, rilevando la ritenuta impossibilità che la donna, in particolare nello specifico ultimo e più grave episodio, non si fosse accorta della presenza di un estraneo nella stanza, con la luce accesa, dove lei stava facendo sesso con il marito.  

Per accorgersene invece, solo e soltanto, quando questo – che si dette alla fuga appena la vittima si mise ad gridare – entrò nel menage già in corso. Un soggetto che aveva risposto all’annuncio sul web. Visto che secondo l’accusa la vittima sarebbe stata per anni nel mirino di un marito che utilizzava il profilo di lei per promuovere la moglie su siti per scambisti.  

Carlo Baroni