Come da programma, nell’intervallo il presidente del Pontedera Simone Millozzi e il direttore organizzativo Andrea Bargagna, oltre a Virginia Bacci, conduttrice dell’evento, hanno premiato i protagonisti della vittoria sulla Nazionale che celebrava i 30 anni (il 6 aprile). Sulle note del "Nessun dorma" di Pavarotti e ricoperti di applausi da tribuna e gradinata, hanno ricevuto riconoscimenti il presidente di allora Luciano Barachini con il figlio Marco, l’allenatore Francesco d’Arrigo ("Trent’anni dopo è un ricordo indelebile ed essere tornati qui è un’emozione indescrivibile: è uno dei veri ricordi importanti della mia vita" ha detto), il preparatore atletico Alberto Bartali e i giocatori Walter Coli, Ivan Maraia, Daniele Allori, Matteo Rossi, Emilio Paradiso, Claudio Cecchini, Paolo Moschetti, Giulio Drago e Alfredo Aglietti. A fine gara il protagonista principale è diventato invece Massimiliano Canzi, che ha celebrato il ritorno alla vittoria del suo Pontedera: "E’ inevitabile che in alcune fasi della partita si debba soffrire, e stavolta questa capacità c’è stata. Aver tenuto botta contro un’Ancona che ha giocatori importanti e che è ben allenata è stata una cosa importate. Sono contento di come siamo usciti da quei momenti più complicati". Sul fatto che dopo l’1-0 di Angori i granata abbiano lasciato molto gioco agli ospiti, il tecnico ha replicato così: "E’ impensabile dopo aver fatto un gol così presto, dopo appena 8 minuti, riuscire a dominare per 95 minuti: siamo il Pontedera.… Certo, si può sempre fare meglio perché le partite si giocano su un sottile filo, ma come ho detto sono però molto contento di quanto abbiamo fatto". Con questo successo i granata toccano quota 50 punti. "In un campionato difficilissimo come questo – ha concluso l’allenatore del Pontedera – è una cifra ragguardevole. Sappiamo però che non bastano per raggiungere l’obiettivo play off, traguardo che qualcuno, non noi, pensava fosse sfumato. Dobbiamo fare altri punti, ma questi tre di oggi erano fondamentali".
Stefano Lemmi