
di Michele Quirici
Ogni luogo è un forziere di racconti, di leggende e di storie vere, ma alcuni traboccano di queste ricchezze più di altri. Montefoscoli è terra di straordinari ritrovamenti e della sua aria si sono nutriti alti ingegni e il suo territorio conserva memorie preziose come quella della Badia di Carigi. Il paese ha meritato anche l’onore di essere immortalato nel “Viaggio pittorico della Toscana dell’abate Francesco Fontani” pubblicato all’inizio del XIX secolo. L’illustre autore a corredo del bel ritratto di questo luogo ameno scrive: "Da Foscolo Scarpetta, autore della nobile famiglia dei Griffi in Pisa, si vuol derivato il nome al Castello (…) Scrive il Tronci che la celebre Contessa Matilde correndo l’anno 1101 in prò di molte Chiese e pubblici luoghi, volesse esser prodiga ancora inverso i di lei più cari, e che, in fra gli altri donasse al suddetto Foscolo, ampie tenute e villaggi in prossimità di Peccioli, unitamente al Castello oggi detto di Monte Foscoli. Vantaggiosissima è la di lui situazione, ottima è l’aria, né manca di esser sufficientemente popolato. Posto in una cima non totalmente piana della collina si rende più vago a vedersi, come più difficile ad essere esposto alle nemiche incursioni".
Queste ultime a dire il vero non mancarono e nel 1290 i pisani ripresero il castello ai fiorentini grazie al Conte Guido da Montefeltro che con le sue masnade assaltò Montefoscoli uccidendo anche il prode volterrano Antonio Incontri. Fu cittadino di questo borgo Francesco del fu Perfetto, medico, fisico, maestro ricordato nel testamento di Bonifacio Novello della Gherardesca del 1341. Una delle famiglie più illustri fu quella dei Vaccà Berlighieri. Francesco nacque a Ponsacco nel 1732, fu medico condotto e poi "lettore di chirurgia teoretica" all’Università di Pisa. I suoi figli si distinsero in ambiti diversi ma due di essi, Leopoldo e Andrea condiviserò gli studi di medicina, e alla morte del primo, Andrea sposò la cognata. Giuseppe fu "lettore di diritto civile" a Pisa, Leopoldo diventò "lettore di fisica sperimentale" all’Università di Pisa e poi si dedicò alla carriera militare diventando ufficiale superiore nell’esercito napoleonico e Andrea fu un insigne chirurgo e professore di clinica esterna nell’Ateneo pisano. Giovanni Rosini dopo la sua morte scrisse che "La Natura e la Provvidenza lo avevan creato Chirurgo ed umano; lo studio e l’educazione lo avevan fatto eminente e benefico: finché riunite, col tal rarissimo accordo, non si troveranno queste doti in un altro, non speri l’Italia giammai di rivederne l’eguale".
Andrea incaricò il grande architetto Ridolfo Castinelli della costruzione del tempio di Minerva Medica. I nostri contemporanei hanno usato fiumi di inchiostro per raccontare questa particolare costruzione e per “decifrarlo”. Qualcuno ha sostenuto che la figura di Andrea, avesse ispirato Mary Shelly per la stesura del suo capolavoro letterario, Frankeinstein. A Montefoscoli oltre la medicina è di casa anche la musica: qui è nato nel 1907 il tenore Mario Filippeschi e il famoso compositore Ruggero Leoncavallo aveva qui dei “possessi”, dove successivamente si stabilirono i suoi eredi. Terra infine di scrittori dove la penna sembra lo strumento in cui tutti si cimentano. Nel 1915 il parroco di Montefoscoli Leoniero Burroni pubblicò Prose e poesie e nel 1933 qui nacque Sauro Marianelli scrittore per la Radio e la Tv. Molti hanno raccontato Montefoscoli ma Nello Falorni, classe 1921, è stato uno dei cantori più efficaci di questo angolo di mondo pubblicando nel 2017, Bepperia, racconti di un vecchio contadino montefoscolese.