Maxi evasione da un milione e 200mila euro

Denunciato un cinquantenne titolare di una impresa di prodotti chimici. I soldi sono stati recuperati dai conti correnti

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Un milione e duecentomila euro. Li aveva tutti sui conti correnti privati il cinquantenne titolare di una ditta uninominale operante nel settore della commercializzazione di prodotti chimici per conceria. Tre anni di Iva non versata allo Stato. Nel 2017, 2018 e 2019, "prima della pandemia" precisa la Guardia di Finanza che ha recuperato l’intera somma in contanti, come a dire, non c’entra nulla il Covid, quella è solo evasione, evasione vera, non causata dalla crisi pandemica.

Che qualcosa non tornasse nei rapporti tra l’imprenditore e il fisco l’ha scoperto l’Agenzia delle Entrate che ha sporto denuncia alla Procura di Pisa. Fatti tutti gli accertamenti, il giudice delle indagini preliminari del Tribunale pisano ha dato mandato alla compagnia della Guardia di Finanza di San Miniato di eseguire due decreti di sequestro preventivo per un importo di oltre 1,2 milioni di euro. Per i finanzieri non è stato difficile reperire l’ingente somma. Non c’è stato bisogno di sequestrate case, macchine o altri beni mobili e immobili. Il milione e 200mila euro il cinquantenne l’aveva nei conti in banca. E da lì i contanti sono stati "prelevati" e passati alle casse dello Stato. L’uomo, residente in un comune del comprensorio del Cuoio, ha una ditta uninominale a Castelfranco. Di imprese così ce ne sono molte e possono essere aperte e chiuse velocemente.

In una nota il sindaco di Castelfranco, Gabriele Toti, si complimenta con la Guardia di Finanza. "La lotta all’evasione fiscale è una battaglia di civiltà – così Toti – Per quanto mi dispiaccia che sia avvenuto un illecito così grave in un’azienda del nostro territorio, non posso che complimentarmi con la Guardia di Finanza per questa operazione. È la conferma di quanto sia ancora alta la quota di evasione fiscale, stimata in circa 80 miliardi a livello nazionale. Sono somme enormi che se pagate correttamente potrebbero servire per fornire dei servizi sempre migliori che invece ricadono su chi versa regolarmente".

gabriele nuti