SANTA CROCE
I Lupi sono a un bivio. Un bivio che potrebbe portare la storica società a ridimensionare il proprio futuro e le ambizioni. E’ quanto emerge dall’appello che il presidente Alberto Lami fa alle persone che "hanno la voglia e la possibilità di venire a darci una mano sia in termini di risorse che di aiuto diretto" tramite il sito della società.
"In assenza di ciò, affrontare un campionato di A2 nella situazione attuale diventerebbe molto complicato", il passaggio successivo della dichiarazione di Lami che fa tremare i polsi per il futuro della società che è stata fondata nel 1962 in quello che a Santa Croce tutti chiamavano il "Campo del prete", luogo che si affaccia nella centralissima piazza Matteotti e dove oggi sorge il centro parrocchiale Giovanni XXIII.
"La stagione della Kemas Lamipel Lupi, come quella di molte altre realtà di serie A, sta volgendo al termine – si legge sul sito della società di Santa Croce – I biancorossi di coach Bulleri sono in piena lotta per andare avanti nella Del Monte Coppa Italia ma si tratta al massimo di poche partite in un periodo dell’anno in cui è naturale iniziare a volgere lo sguardo al futuro, alla prossima annata di A2. E a tal proposito, in società, sono iniziate le opportune valutazioni e considerazioni, partendo naturalmente dalla sostenibilità dell’impegno e della categoria".
"La società, vista la situazione delle nostre aziende, considerato che le risorse umane ed economiche sono limitate in rapporto a quanto necessario per affrontare il campionato di serie A in maniera tranquilla, ritiene di dover rivolgere un appello a chi ha a cuore i Lupi e quello che rappresentano, e hanno rappresentato, per il nostro territorio – l’appello di Alberto Lami – Vogliamo capire se ci sono persone che hanno la voglia e la possibilità di venire a darci una mano sia in termini di risorse che di aiuto diretto. In assenza di ciò, affrontare un campionato di A2 nella situazione attuale diventerebbe molto complicato. Se non ci fosse questa possibilità, l’attuale società valuterà ciò che è più opportuno, e quindi cosa potrà fare, o non potrà fare, in base alle risorse a disposizione. Il tutto mettendo sempre al centro il bene dei Lupi e dei propri tesserati".
Ed è questo ulteriore passaggio di Lami a far capire che sulla serie A2 dei Lupi si stanno addensando nubi molto minacciose. "Naturalmente – ha precisato il presidente della Lupi Pallavolo – rimarranno in ogni caso inalterati l’impegno e la dedizione per tutto quello che è il comparto del settore giovanile, femminile e maschile, nostro fiore all’occhiello".
La società, sempre sul sito e a margine delle dichiarazioni di Lami, dice che le parole del presidente "non sono un grido d’allarme, ma una richiesta di collaborazione per così dire ’fisiologica’, in un momento difficile per tante realtà sportive, tra costi di gestione alle stelle, riforme onerose e quant’altro".
"L’unione farà la forza? – si chiede ancora la società biancorossa – Tanti territori e comprensori, nel panorama sportivo, hanno dimostrato di saper lavorare in sinergia per inseguire obiettivi ambiziosi o anche per mantenere categorie prestigiose. Le prossime settimane ci diranno se l’appello cadrà nel vuoto oppure se e come sarà raccolto".
Le parole del presidente Alberto Lami mettono la parola fine alle ambizioni dei Lupi, che in Toscana e in Italia sono una delle società storiche della pallavolo nazionale. Ambizioni che tre anni fa avevano portato la società a dichiarare di voler provare a centrare la promozione in SuperLega (la massima serie del volley italiano) nell’arco di un triennio. Il triennio è passato e ora si lancia un appello affinché possa essere mantenuta la A2 per non prendere dolorose decisioni di autoretrocedersi in A3.
gabriele nuti