
Una delle opere dell’artista svizzero Kurt Laurenz Metzler scomparso nei giorni scorsi a 83 anni
Pontedera saluta l’artista che ha trasformato la città in un palcoscenico d’arte contemporanea, facendo muovere non attori ma personaggi vivi, perfettamente integrati con la frenesia quotidiana: i nevrotici metropolitani. Qualche giorno fa l’artista svizzero Kurt Laurenz Metzler, noto per la sua scultura seriale e colorata in vetroresina e poliestere, è morto a Zurigo all’età di 83 anni dopo una lunga malattia. Fortissimi i legami con la Toscana, con Siena e la Valdera. Grazie all’amicizia e alla stima professionale che Metzler aveva con l’architetto Alberto Bartalini, Pontedera nel tempo ha accolto diverse delle sue creazioni. La prima fu nel 2005 con la Passeggiatrice, una scultura fatta sfilare su una speciale passerella posta sul Piazzone in dialogo con la pensilina di Baj. E poi ancora la rotatoria di via Pacinotti, la stella diventata anche scenografia del teatro del silenzio di Lajatico edizione 2010 e ancora l’opera il Dialogo ancora esposta a Pontedera, posizionata in via della Misericordia, in prossimità di piazza Garibaldi. "Un genio dall’animo toscano – commenta Ilaria Bartalini che ha conosciuto l’artista e seguito il lavoro svolto con suo padre Alberto –. Sono stati anni di contaminazioni nazionali e internazionali. Le opere che sono passate da Pontedera sono andate poi in altre importanti città italiane. Ricordo che Metzler amava dire che mio padre era l’unico ad aver compreso come i nevrotici metropolitani si dovessero inserire nel tessuto urbano, non come installazioni, ma come attori in movimento". L’omaggio arriva anche dall’amministrazione pontederese che ha espresso il cordoglio per la perdita di un artista amico della città. Opere il cui senso emerge dalla materia per comprendere anche il contatto con queste hanno con lo spazio e chi lo popola.