di Alice Gherri
Vendite che oscillano tra deficit e crescita per i commercianti della Valdera e del comprensorio del Cuoio, che tentano con fatica di vincere la battaglia contro le montagne russe dell’economia. "La riapertura per fortuna non sta andando male, spero in un incremento notevole delle vendite per agosto, motivo per il quale rimarremo aperti tutto il mese – racconta Federica Battini dei due negozi Federica B. Abbigliamento uomo e donna a Ponsacco – Abbiamo già iniziato a proporre alcune promozioni durante questi mesi ma solo legate ad articoli autunno-inverno, mentre per i saldi di agosto partiremo con il 30%, fino ad arrivare al 50% sugli articoli estivi, solo per fine stagione, altrimenti il ricarico sarebbe inesistente. Devo dire che c’è un discreto afflusso di persone. Ormai non esiste più un riferimento per definire il giorno di maggior incassi. Inoltre si è diversificata anche la clientela, molti fanno più attenzione alle spese".
Anche dai sondaggi emergono dati che mostrano una situazione critica : "La ripartenza sta andando fortemente a rilento. Siamo sempre su una quota del 62% del fatturato rispetto all’anno precedente - riporta Mickey Condelli, presidente Confcommercio – A mio avviso la clientela è in attesa dei i saldi ufficiali di agosto, anche se sono sicuro che già le promozioni del mese di luglio abbiano attirato qualche cliente in più. Spero che le iniziative, promosse dall’amministrazione di Pontedera in collaborazione con le associazioni di categoria, creino più movimento per i negozi, tra queste la notte dei commercianti, che sarà venerdì 25 settembre, durante la quale verrà proposto un aperishop per tutto il centro".
Anche le Cerimonie rimandate diventano un buco nel bilancio di molte attività: "Le vendite per adesso si sono sbloccate, ma i tre mesi di chiusura hanno sferrato un duro colpo, soprattutto per le vendite legate alle cerimonie, sempre state la colonna portante dei nostri incassi, in quanto quelle con più ricarico – racconta Alberto Fausto Vanni, del negozio All good Guelfa a Ponticelli– Le abitudini si sono trasformate, gli acquisti sono molto più misurati e valutati sulla base delle necessità e disponibilità economiche. Ho notato con piacere che anche alcune ditte hanno diminuito i ricarichi". Molti aspettano i saldi, conta come sempre la qualità ma adesso è il prezzo che fa la differenza. "Abbiamo aperto il 18 maggio ma molti inizialmente diffidavano dall’acquisto, soprattutto noi che siamo specializzati in articoli per le cerimonie, non sapendo se fossero rimandate o meno erano titubanti – riporta Giancarlo Cervelli del negozio W le Donne a Fornacette – A giugno abbiamo raggiunto solo il 23-24 %. del fatturato rispetto all’anno precedente, da quando invece hanno riaperto i ristoranti, riprese le cerimonie e la vita è tornata ad una pseudo normalità, abbiamo registrato un movimento più ampio, che si colloca tra il 60 e 70 %, rispetto all’anno scorso. La metà del nostro personale infatti è in cassa integrazione e le commesse che lavorano hanno un’entrata inferiore, in quanto proporzionale al nostro fatturato complessivo. Ora c’è la questione dell’acquisto merci dell’anno prossimo, saremo costretti ad un ridimensionamento ed un’attenta valutazione".
Ma il trend non è per tutti negativo :"In realtà noi abbiamo registrato un andamento delle vendite abbastanza in linea con quelle dell’anno passato, per quanto riguarda esclusivamente i mesi di giugno e luglio – riporta Giovanni Mori, presidente Confcommercio San Miniato e proprietario del negozio Mori Boutique – Purtroppo i mesi di chiusura durante il lockdown hanno penalizzato fortemente gli incassi di molti commercianti e la ripresa è stata dura, ma fortunatamente la clientela ha risposto in modo positivo alla riapertura. Sono fiducioso per il mese di agosto. La volontà di incentivare le vendite con tutti gli strumenti a disposizione per il recupero degli incassi è trasversale a tutti i commercianti di San Miniato".