CARLO BARONI
Cronaca

Le criticità del bilancio. Milioni incagliati da anni: "Lavoriamo per incassarli"

Santa Croce: i crediti di dubbia esigibilità relativi al periodo 2015-2019

Roberto Giannoni, sindaco di Santa Croce

Roberto Giannoni, sindaco di Santa Croce

Nodo cruciale del primo bilancio consuntivo della giunta Giannoni sono i crediti da esigere che il comune ha maturato nel corso degli anni. A complicare le cose poi ci sono le direttive della Corte dei Conti che ha imposto agli enti locali di “scaricare” dal bilancio i crediti di dubbia esigibilità, quelli che difficilmente il Comune riuscirà a riscuotere. Si tratta di quei crediti più vecchi di 5 anni, quelli maturati e non riscossi tra il 2015 e il 2019. Questi soldi, che pesano per oltre 3 milioni e mezzo di euro, sono stati spostati in un apposito capitolo di bilancio nell’area patrimoniale e questo significa che di fatto escono dalla finanza corrente. Una scelta tecnica imposta dalle normative e non politica.

"Con questa operazione – spiega l’assessore Rusconi –, questi crediti non vengono cancellati ma sono spostati in modo che non intralcino la visione del bilancio; non significa che sono soldi persi, sono soldi che con difficoltà riusciremo a riscuotere, ma su cui dobbiamo lavorare per cercare di farli diventare soldi reali". "E comunque – prosegue Rusconi - al Comune i residui attivi non mancano. Infatti anche togliendo dalla ‘circolazione ordinaria’ questi 3 milioni e mezzo di euro, al municipio rimangono residui attivi per circa 14 milioni e 300mila euro. Questo significa che il Comune, sommando i 3 milioni e mezzo di dubbia esigibilità con i 14 milioni e 300mila euro di residui attivi, arriva a vantare crediti per circa 18 milioni di euro".

"Una situazione quindi – aggiunge Rusconi - dove si evidenza una certa difficoltà nell’incassare i crediti che sicuramente c’è, ma che forse negli anni si poteva provare a governare con azioni di maggiore concretezza nel recupero. I cittadini capiranno che per il comune non sono tempi di ‘vacche grasse’, nonostante si sia mantenuto il bilancio in equilibrio anche a fronte di una leggera crescita della spesa corrente per vari costi indipendenti dalla nostra volontà. Ciò crea una criticità sui costi di erogazione di alcuni servizi, in particolare di quelli a domanda individuale che non venivano adeguati dal 2013".

C. B.