
Il gruppo delle maschere del Teatro Era
PONTEDERA
Saper fare squadra, contribuire a rendere piacevole ed efficiente il clima di lavoro, creare un gruppo coeso che possa, insieme, affrontare le criticità quotidiane. Con questi obiettivi il gruppo delle maschere del Teatro Era di Pontedera si è dato appuntamento al Piccolo Teatro Digitale, quella che un tempo è stata sede del palco di via Manzoni l’antenato dell’attuale sipario pontederese. Una giornata di formazione tenuta da Elsa Esposito, uno dei volti che accompagna il pubblico in sala, ma anche una collaboratrice della Mtc Consulting di Michela Trentin che si occupa di formazione, consulenza alle aziende e di servizi direzionali.
"Com’è nata l’idea? – racconta Elsa – Abbiamo dedicato la prima parte della giornata alla formazione, sulla comunicazione efficace e sulla cultura aziendale. Una nuova ottica che pone al centro le persone e la valorizzazione delle risorse umane con tutte le loro caratteristiche. L’obiettivo di questo tipo di lavoro è la creazione di un gruppo coeso che possa affrontare al meglio i rapporti tra colleghi, con i superiori e, in questo caso, con il pubblico, in tutta la sua varietà". Ma chi è la maschera in teatro? È la persona deputata all’accoglienza delle persone che varcano la soglia del cancello del teatro, il primo volto che uno spettatore si trova davanti. Si occupa della gestione del pubblico, dall’ingresso in sala, ai posti a sedere, ma è chiamata a risolvere anche le più svariate richieste che possono arrivare dagli spettatori o i piccoli grandi imprevisti che possono verificarsi. Lavorano oltre le quinte, nell’invisibilità della divisa nera eppure contribuiscono alla buona riuscita dello spettacolo, pur non salendo mai sul palco. "Siamo in qualche modo la faccia del teatro per tutti coloro che entrano – spiega – e nel nostro lavoro, servono delle caratteristiche specifiche. Durante questa giornata abbiamo voluto concentrarci su questo affinché si possano gettare le basi per far diventare il lavoro di maschera una vera e propria professione per essere da modello per chi dovesse aggiungersi al gruppo, ma anche per altre realtà. La seconda parte della giornata abbiamo fatto delle esperienze di team building in cui il gruppo ha dovuto arrivare insieme a una soluzione".