LUCA BONGIANNI
Cronaca

La città del futuro, il piano operativo. Recupero del patrimonio edilizio e stop al consumo del suolo

Ecco come potrebbe cambiare Pontedera con il nuovo strumento presentato in Consiglio Comunale. In evidenza la tutela del sistema ambientale, attraverso corridoi infrastrutturali verdi e riforestazione urbana. .

Ecco come potrebbe cambiare Pontedera con il nuovo strumento presentato in Consiglio Comunale. In evidenza la tutela del sistema ambientale, attraverso corridoi infrastrutturali verdi e riforestazione urbana. .

Ecco come potrebbe cambiare Pontedera con il nuovo strumento presentato in Consiglio Comunale. In evidenza la tutela del sistema ambientale, attraverso corridoi infrastrutturali verdi e riforestazione urbana. .

Come cambia Pontedera nei prossimi anni. Nel Piano Operativo Comunale (POC), presentato nel Consiglio comunale di ieri e approvato con i voti favorevoli della maggioranza, quello contrario di Pontedera a Sinistra e l’astensione di Fratelli d’Italia, l’amministrazione comunale traccia il futuro della città. Seguendo tre principi: riduzione del consumo di suolo, recupero del patrimonio edilizio esistente, attraverso rigenerazione urbana e perequazione urbanistica, e tutela del sistema ambientale, attraverso corridoi infrastrutturali ‘verdi’ (104 ettari) e riforestazione urbana.

Per quanto riguarda la riduzione del consumo di suolo, rispetto alle previsioni del piano vigente, si parla di una significativa riduzione di suolo occupato: 180 ettari, circa 250 campi da calcio. In particolare ci sono terreni che tornano agricoli e tra questi c’è tutto quello spazio alla Tenuta Isabella che per anni è stato al centro del dibattito per una possibile realizzazione di un autodromo. Con questo Poc, il terreno in questione, dopo circa 10 anni, tornerà agricolo. Se poi un giorno, il Ministero decidesse di realizzare qui un circuito per l’addestramento dei militari occorrerà procedere con una variante. Ma questo è soltanto uno dei terreni che tornano agricoli, gli altri sono quelli al Chiesino lato nord della Tosco Romagnola, quello compreso tra via delle Colline e la parte a sud della ferrovia e altri fazzoletti di terra sparsi per il territorio comunale che tornano a destinazione agricola.

Per quanto riguarda la rigenerazione urbana sono tanti gli edifici ‘ex…’ che il Comune vuol far tornare a nuova vita, soprattutto in centro. Nell’area ex Automar si vuol riqualificare tutta l’area con il recupero delle volumetrie esistenti a scopo residenziale, di servizio e commerciale. Per l’ex Ipsia è previsto un parcheggio e verde pubblico. Rigenerazione in programma anche per l’ex Crastan ("il 2025 potrebbe essere l’anno giusto per partire coi lavori" si augura il sindaco Matteo Franconi), per l’ex Consorzio agrario, dove è previsto un parcheggio ad uso pubblico, per l’ex Zetagas a Pietroconti, per l’ex Nicò e così via.

Prevista anche la realizzazione di un Truck Park, il primo che nasce lungo tutta la Fipili, un autoparco pubblico con servizi dedicati per la sosta e il pernottamento dei mezzi pesanti, vicino all’uscita Pontedera-Ponsacco. E poi si prevede la piantumazione di nuovi alberi e corridoi ecologici nelle aree industriali, soprattutto in quella di Gello. Adesso, valutati già oltre 180 contributi o ‘osservazioni preventive’, dovrà trascorrere un ulteriore periodo di tempo, fino al 30 settembre, durante il quale i cittadini potranno presentare delle osservazioni, dopodiché queste andranno valutate per poi tornare in Consiglio per l’approvazione definitiva, che potrebbe avvenire nella prossima estate.

"Di questo importante lavoro ringrazio i nostri tecnici che hanno redatto il Poc – la riconoscenza di Franconi – siamo orgogliosi che sia stato fatto con le mani dei nostri uffici, questo non era scontato, lo consideriamo un nostro prodotto. Questa città non rinuncia ad un futuro di sviluppo e lo fa rispettando l’ambiente e nell’ottica della rigenerazione urbana". I consiglieri di Fratelli d’Italia si sono astenuti, giustificando questo voto in quanto ritengono che il Poc sia stato scritto altrove, senza il coinvolgimento dei consiglieri comunali, ai quali è stato chiesto di analizzare in pochi giorni un piano costruito in anni.