La certificazione che piace al lusso. Il distretto al lavoro insieme alla Ue

Il Comitato Emas del distretto conciario partecipa a uno studio promosso dalla Commissione Europea per valutare l'efficacia della certificazione Emas e apportare eventuali miglioramenti. L'obiettivo è incentivare le migliori pratiche ambientali nei distretti industriali. Numerosi soggetti, tra cui enti di ricerca e associazioni di categoria, sono coinvolti nel progetto di revisione.

Il Comitato promotore Emas del distretto conciario partecipa allo studio promosso dalla Commissione Europea per la verifica dell’efficacia della certificazione Emas e per l’individuazione di possibili modifiche per migliorarne le caratteristiche. Siamo davanti ad una certificazione ambientale di eccellenza dell’Unione Europea ed è anche uno strumento che mira a incentivare le migliori pratiche adottate nei distretti industriali in tema di responsabilità ambientale. Enti di ricerca, istituzioni, associazioni di categoria e Università sono tra i dieci soggetti coinvolti dalla Commissione nel progetto di revisione, avviato lo scorso dicembre e che si concluderà nei prossimi mesi.

All’interno del Comitato promotore del distretto ci sono l’Associazione Conciatori e il Consorzio Conciatori di Ponte a Egola che ricoprono rispettivamente i ruoli di presidenza e vicepresidenza e sono supportati, in materia, dalla Scuola Superiore Universitaria Sant’ Anna di Pisa. "L’Emas- spiega il professore Tiberio Daddi, istituto superiore management Scuola Superiore Sant’Anna — è una certificazione di eccellenza applicabile a tutte le imprese, che nel 2023 ha compiuto 30 anni. Nella sua evoluzione si sono sviluppati anche casi di applicazione, non solo riferiti a singole imprese, ma anche ad aree territoriali come i distretti industriali, e il distretto conciario è sicuramente uno degli esempi più importanti". Lo studio in corso della Commissione Europea prevede approfondite analisi e raccolta dati connesse con la valutazione dell’efficacia della certificazione. Tra gli obiettivi dello studio c’è anche quello di evidenziare e rafforzare i benefici per le aziende. "Spesso – continua il professore Daddi- le aziende chiedono quali siano i vantaggi di Emas prima di prendere la decisione di ottenere o meno la certificazione. Numerosi studi e anche lo studio che stiamo conducendo in questi mesi evidenziano come Emas sia efficace nel miglioramento della gestione ambientale delle organizzazioni che lo adottano, nel miglioramento delle performance ambientali e quindi anche nel risparmio di costi connessi al consumo di risorse, nell’aumento della reputazione ambientale verso le istituzioni o verso i clienti sensibili a questi temi come, nel caso delle concerie, i brand del lusso".

C. B.