La scomparsa di Khrystyna, Lupino non risponde al giudice. "Ma nega le accuse"

Il suo avvocato: "Non si è fatto travolgere dalle emozioni o dalla disperazione ma ribadisce con tutte le sue forze di essere estraneo alla presunta morte di Khrystyna"

Francesco Lupino

Francesco Lupino

Orentano (Pisa), 26 marzo 2021 - Si è avvalso della facoltà di non rispondere Francesco Lupino, il tatuatore 50enne in carcere da martedì mattina per omicidio volontario e soppressione di cadavere. È accusato di aver ucciso Khrystyna Novak, ucraina di 29 anni, fidanzata del suo 'socio' in affari legati alla droga nonché vicino di casa, essendone Lupino persino affittuario.

La giovane scomparve i primi del novembre 2020 dalla villa del fidanzato, l'imprenditore dei pellami spagnolo Airam Negrim Gonzales, a Orentano. Stamani, in videocollegamento, si è svolto l'interrogatorio di garanzia ma l'imputato, assistito dal suo difensore, avvocato Valentina Marcucci, ha preferito non rispondere alle domande del giudice.

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"Lupino - ha poi spiegato Marcucci - respinge le accuse e nega di essere il responsabile delle cose per le quali è accusato e finito in carcere. La scelta di restare in silenzio è puramente tecnica e legata alla necessità di valutare a fondo gli atti originari di indagine in mano alla procura e valutare anche l'esito della perquisizioni fatte. La pistola sequestrata a Lupino, infatti, non può essere l'arma del delitto perché non corrisponde al calibro di quella descritta tra gli indizi che hanno portato alla custodia in carcere".

Khrystyna Novak
Khrystyna Novak

Dopo i primi giorni in cella, ha concluso il legale, "Lupino ha mantenuto lucidità e controllo della situazione e non si è fatto travolgere dalle emozioni o dalla disperazione: ma ribadisce con tutte le sue forze di essere estraneo alla presunta morte di Khrystyna".