
Luca Zingaretti durante la messa in scena di «Autodifesa di Caino»
Un’edizione da record, quella della Festa del Teatro che, spente le luci, si sta incamminando a grandi passo verso un 2026 che sarà l’anno in cui spegnerà ottanta candeline sulla torta. Il successo è certificato dai numeri di tutti gli spettacoli nel cartellone che ha avuto il suo momento clou con la messa in scena di "Autodifesa di Caino" di Andrea Camilleri, interpretato da un eccellente Luca Zingaretti. Ma andiamo per ordine: gli spettacoli “collaterali” sono passati da 1207 presenze a 1750; "Autodifesa di Caino" ha totalizzato in tre serate 2256 spettatori. Negli anni scorsi il Dramma Popolare raggiungeva gli stessi numeri in otto serate. Nel 2024 la Festa del Teatro ha totalizzato 3810 spettatori contro i 4006 totali di questa edizione. Altro dato significativo: gli abbonati sono triplicati. "Siamo particolarmente soddisfatti – dice il presidente della Fondazione Idp Marzio Gabbanini – per il successo dell’intera manifestazione e per aver offerto, alla città, all’Italia ed al teatro un capolavoro come l’inedito di Camilleri, interpretato da un grande attore come Zingaretti". "Ora ci prepariamo all’80esima edizione del Dramma – aggiunge Gabbanini –. Ci stiamo già lavorando: avremo iniziative, spettacoli ed incontri, all’altezza dell’anniversario che celebreremo".
Ma torniamo ancora allo spettacolo di quest’anno e alla scelta di portare in scena un’opera di Camilleri. Lo spettacolo ha segnato anche un ritorno alle origini. Camilleri, da giovane, fu aiuto regista a San Miniato accanto a Orazio Costa. L’anno scorso, negli archivi locali, è emerso un suo testo inedito del 1954, Il Santo nero. In Caino, Camilleri riscrive la figura biblica attingendo anche a fonti ebraiche e musulmane. Un testo che parla di scelte, libero arbitrio, Dio, perdono e accettazione: un testo bellissimo che si è perfettamente inserito nella tradizione del Dramma Popolare di San Miniato. Un teatro speciale, unico, per quella drammaturgia dello spirito che dal 1947 ha fatto passare dalla città della Rocca i più grandi artisti e registi del panorama internazionale. Un teatro che vive grazie alle scelte della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato che lo sostiene in modo determinante insieme a banca Credit Agricole. Un impegno ripagato dai successi e dai numeri.