GABRIELE NUTI
Cronaca

"Il museo a villa Elisa è una scelta insensata"

PONSACCO "Il museo del legno a villa Elisa è una scelta insensata". Lo dicono in una nota congiunta Partito Democratico, Italia...

Uno degli artigiani ponsacchini che in passato hanno coinvolto le scolaresche nel percorso laboratoriale del museo del legno

Uno degli artigiani ponsacchini che in passato hanno coinvolto le scolaresche nel percorso laboratoriale del museo del legno

PONSACCO"Il museo del legno a villa Elisa è una scelta insensata". Lo dicono in una nota congiunta Partito Democratico, Italia Viva e lista civica Per Ponsacco, partiti e schieramente all’opposizione in consiglio comunale. "Spostare a villa Elisa il museo del legno per tenercelo meno di un anno è insensato – aggiungono – Per eseguire i lavori di trasloco, il museo è stato chiuso prima della scadenza del contratto di affitto e di gestione. Il risultato è che circa 7.000 euro di soldi pubblici sono stati spesi per tenerlo chiuso. A questi si sommano i circa 5.000 euro di spese per trasloco e incarichi professionali e il lavoro degli uffici comunali. Questa operazione è tutto fuorché economicamente vantaggiosa. A villa Elisa il museo non disporrà più di un laboratorio. Ricordiamo che nella vecchia sede si svolgevano attività manuali rivolte a bambini e studenti e corsi mirati come il laboratorio dei burattini. Una delle finalità del museo era quella di riavvicinare i giovani alle attività artigianali. Le gite scolastiche erano pensate soprattutto per fare apprezzare agli studenti la nobiltà del lavoro artigianale. Davanti alle scolaresche i nostri nonni falegnami realizzavano piccoli manufatti di legno che suscitavano curiosità e stupore. Il museo, quindi, pensato come uno spazio vivo e non solo come luogo espositivo"."Oltretutto la vecchia sede del museo disponeva di spazi che potevano essere utilizzati per attività didattiche e laboratoriali, con il palazzo Valli chiuso per lavori sarebbero stati utili per le associazioni – concludono Pd, Iv e Per Ponsacco – Non si capisce perché il trasferimento del museo non poteva essere fatto direttamente in palazzo Valli, bastava aspettare la sua riapertura prevista ad inizio 2026. Davvero non comprendiamo l’euforia del sindaco per un’operazione che ha dimezzato le potenzialità del museo del legno, messo in difficoltà le associazioni e il tutto senza alcun vantaggio per le casse comunali".