Il mobile alla prova del Salone Tra innovazione e nuove attese

Il settore fortemente provato dalla pandemia cerca la strada della ripresa: bene i primi giorni di fiera

Il mobile riparte con green pass e mascherina. Il salone di Milano, per il momento, va oltre le aspettative e questo è comunque un segnale importante per un settore che ha sofferto molto e che per la Valdera e la provincia di Pisa – pur provato da anni di crisi – significa ancora molto. Un’edizione importante e strategica, quella in corso a Milano, visto che lo scorso aprile anche l’edizione 2021 era stata messa in forse, dopo l’annullamento del 2020, causa pandemia.Il lockdown a causa del Coronavirus ha portato ad una battuta d’arresto nel settore dell’importexport nel campo dell’arredamento.

Le misure di contenimento dell’epidemia hanno determinato il calo dei consumi di arredo da parte delle famiglie ma anche una contrazione degli acquisti di mobili da parte delle aziende italiane, in particolare quelle legate al comparto dell’hospitality. Alberghi, bar, ristoranti, uffici, negozi hanno frenato gli acquisti perché anch’essi in pausa per via del Covid.Il settore del legno, ovviamente, non si è fermato. Gli imprenditori hanno puntato su tecnologia, brevetti, ricerca e formazione, reinventando le strategie commerciali muovendosi anche su nuovi canali di vendita digitali. Innovazione e sostenibilità sono le leve strategiche. Ricordiamo che il mobile pisano – passato da diverse burrasche – è arrivato nel cuore del 2021 ancora segnato dal Covid, con numeri certo non positivi e frutto del 2020 drammatico anche per le esportazioni – segmento strategico – in picchiata (-16,5%) a causa della caduta delle vendite verso Russia (-28,9%) un tempo mercato di sbocco tra i più rilevanti, Cina (-31,9%), Kuwait (-92,2%), Emirati Arabi Uniti (-40,1%) e Stati Uniti (-18,9%).

L’evento milanese ha preso il via domenica ed ha visto 30mila i biglietti staccati solo il primo giorno (le attese erano di 50mila per tutti e sei i giorni), di cui la metà di visitatori esteri. Ora si tratterà, nei prossimi giorni (l’evento chiude venerdì), di capire quanti di questi siano semplice pubblico del weekend e quanti invece visitatori professionali ed operatori del settore. saranno i loro "passi" dalle ultime innovazione dell’arredo ad are il polso della situazione del comparto le le prospettive per il 2022.

C. B.