
Alessandra Nardini
Il caso del parroco di Castelfranco che ha espresso in chiesa alcune opinioni sulla sicurezza e sul decoro del proprio territorio, resta al centro del duello. Davanti al divampare della polemica il vescovo Giovanni Paccosi – ricordiamo – è intervenuto ribadendo sia piena stima per don Ernesto Testi, sia invitando tutti ad abbassare i toni del confronto. Ma l’assessore regionale Alessandra Nardini, chiamata in causa dal sacerdote, vuol fare chiarezza: "Lui ha attaccato me, non il contrario". "Non voglio alimentare una polemica che avrei preferito non fosse mai nata – precisa Nardini –. Ci tengo però, a ribadire ancora una volta come sono andati i fatti: io non ho attaccato, né menzionato nel mio primo intervento, il parroco. Io ho risposto, e lo rivendico nel mio ruolo politico e istituzionale, al sindaco Mini che aveva scritto un post che giudico vergognoso".
"Rispetto all’oggetto della discussione, il parroco ha scelto autonomamente di inserirsi nello scontro, dalla parte del sindaco, di esprimere le sue posizioni via social e a mezzo stampa: opinioni che non condivido - né da cittadina laica né da cattolica - ma a cui io non ho mai risposto, dato che non reputo un parroco un interlocutore politico, avendo lui un altro ruolo". "Poi le ha ribadite dall’altare durante la Messa, chiamandomi direttamente in causa, come si può facilmente riscontrare dal video che gira in rete – conclude l’esponente Dem –. Se poi, come apprendo dalla Diocesi, le dichiarazioni del parroco hanno causato a lui attacchi personali o offese, me ne dispiaccio sinceramente, ma questo non cambia di una virgola i fatti, l’uso improprio del suo ruolo e quello che ho scritto prima e sostenuto ieri. Sono da sempre aperta al dialogo, partendo però da un punto imprescindibile: la verità nelle ricostruzioni e il rispetto dei ruoli, che in questa vicenda è venuto meno".