Il bianchetto resta raro. Ma le sagre sono iniziate. Un mese di feste e assaggi

Ad avviare il mese “marzuoleggiante“ è stata Corazzano. Oggi la giornata clou. La quantità di pepite resta modesta a causa di un inverno che non c’è stato.

Il bianchetto resta raro. Ma le sagre sono iniziate. Un mese di feste e assaggi

Il bianchetto resta raro. Ma le sagre sono iniziate. Un mese di feste e assaggi

Ad aprire le danze, ieri, è stata la alla giovanissima Sagra del tartufo bianchetto a Corazzano, e poi ci sarà la novità della prima Sagra del tartufo marzuolo a La Serra che, nel calendario, chiiderà il trittio di festeggiamenti del tartufo bianchetto. Tuttavia ad questo marzo "marzuoleggiante" – all’insegna, purtroppo, della scarsità di piete – è la festa a Corazzano nata nel 2023 su iniziativa di Asd Corazzano con il circolo Arci. Oggi il giorno clou: ci sarà anche il pranzo (dalle 12.30), oltre la tradizionale cena nei locali del circolo in via Zara. La prenotazione è obbligatoria ed è possibile telefonando ai numeri 0571848462 e 0571462804.

Si passa poi a Cigoli, con una quattro giorni dedicata al marzuolo e che avrà il momento culminante domenica 17 marzo col gran finale della Mostra Mercato. Sabato 9 marzo sarà possibile cenare al ristorante I giorni del Tartufo, grazie ai volontari dell’Associazione Gori. Sabato 16 marzo come da tradizione alle 10 verrà inaugurata la diciottesima edizione della mostra di modellismo ferroviario a cura del Gruppo Amici del Treno di Cigoli, nella chiesa di San Rocco e nel circolo; la sera, invece, altro appuntamento con la cena al tartufo marzuolo. Domenica 17, infine, l’appuntamento finale della kermesse che si avvale della collaborazione del Ccn Egola: alle 10 apertura degli stand con la vendita di prodotti tipici e mercatino dell’antiquariato; è prevista anche una gara di escavazione del tartufo. Poi toccherà a La Serra.

Il punto sul mercato. Il caldo fuori stagione sta avendo un impatto negativo sulla raccolta del tartufo marzuolo. I cambiamenti climatici ogni anno peggiorano la situazione del tartufo in generale. In questo momento c’è un inverno che non è inverno – anche se sono arrivati giorni di pioggia – e quindi in linea di massima c’è un problema. La scarsità di bianchetti non può che avere delle ripercussioni anche per i consumatori con il prezzo che è in aumento rispetto al passato. Adesso è tra i 300 e i 450 euro al chilo. È una quotazione medio-alta: la quantità disponibile è poca. C’è ancora un pezzo di stagione, comunque, da pwercorrere e un po’ di spazione perchè i tartufi possano errivare i maggiore quantità nelle sagre. I tartufai sono con gli occhi all’insù, in attesa di altra pioggia accompagnata da un inverno che finora non c’è stato.

C. B.