
I cantieri sotto la Rocca. Ospedale, strade e piazze
La città della Rocca interessata da tre grandi cantieri. C’è il maxi intervento che sta riguardando la piazza principale, piazza del popolo, al centro di lavori che – secondo il programma - dureranno almeno fino a maggio: le operazioni sono in pieno svolgimento e attualmente sono concentrate nella parte più complessa, quella davanti al sagrato della chiesa di San Domenico.
E poi riprenderanno a gennaio 2025 – sempre con fondi del Pnrr – per il completamento del lavoro che prevede il rifacimento in pietra di via Conti fino alla piazzetta del fondo. Piazza del popolo, prima dell’estate, avrà un nuovo manto, tutto in pietra: su quello che sarà il suo assetto, in fatto di arredi, le decisioni definitive saranno prese più avanti in accordo con le direttive della Soprintendenza. Un cantiere impattante, perché ha reso necessaria una rivoluzione nella viabilità cittadina.
Ma c’è anche un altro cantiere in corso: i lavori per la valorizzazione di via don Minzoni, il tratto che da piazza San Francesco porta all’intersezione con il crocevia che da una parte va in piazza Duomo e dall’altra scende su corso Garibaldi. Un lavoro, anche questo, atteso da anni – necessario, per oltre altri aspetti, per la sicurezza della strada – e che ora è in svolgimento. Poi c’è un cantiere meno impattante dal punto di vista della vita cittadina, ma sicuramente carico di significati, Quello che interessa il padiglione Montegrappa dell’ospedale Degli Infermi. Quella struttura che prima di un nuovo assetto arrivato negli anni Duemila –, ha ospitato reparti di medicina e nefrologia e dialisi.
Qui nascerà – anche in questo caso con fondi che arrivano dal Pnrr – un reparto cure intermedie geriatria, sarà l’ospedale di comunità. Il progetto prevede anche l’adeguamento di tutti gli altri locali alle nuove esigenze, tipiche di un reparto di cure intermedie di tipo geriatrico. Operazione da 3 milioni di euro per lavori di adeguamento e miglioramento sismico e alle norme antincendio, oltre alla ristrutturazione interna. Tutto questo dovrebbe garantire un altro futuro per il plesso ospedalieri di San Miniato.
C. B.